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03/03/2004

TAVOLO DI SETTORE SISTEMA-MODA. IL 16 MARZO FIRMA DELL’INTESA TRA REGIONE E GOVERNO PER ATTIVARE GLI 8 MILIONI DI EURO.

Data importante quella di martedi` 16 marzo per il settore calzaturiero-pellettiero. Nella mattinata, a Roma, si firmera` lIntesa tra Regione e Governo per lassegnazione degli 8 milioni di euro a sostegno delloccupazione del distretto fermano-maceratese. Nel pomeriggio, incontro sullandamento dei progetti di ricerca, finanziati dalla Regione con fondi CIPE per il trasferimento dellinnovazione al sistema produttivo, che riguardano anche questo settore. Una coincidenza, che sottolinea pero`, come la Regione intenda affrontare la questione della crisi con misure volte a promuovere nuova crescita e per non disperdere il patrimonio di professionalita` acquisita, ha detto lassessore al Lavoro Ugo Ascoli, nel corso della riunione del Tavolo permanente Regione-parti sociali, nato nei mesi scorsi per affrontare le problematiche del sistema-moda e del settore calzaturiero in particolare. In apertura il presidente Vito DAmbrosio ha ricordato che gli 8 milioni di euro, che arriveranno nelle Marche sono il risultato di una lunga trattativa Regione-Governo, sorretta da una strategia condivisa dalle parti economico-sociali. Tanto e` vero ha detto DAmbrosio che le risorse che abbiamo ottenuto sono esattamente quelle che abbiamo richiesto. E sulla necessita` di una politica condivisa e che sia in grado di alimentare la fiducia e` tornato il vice-presidente Gian Mario Spacca, che ha ricordato i diversi interventi previsti dalla Regione a sostegno del distretto: piattaforma di difesa attiva del made in Italy; priorita` nella manovra di riduzione del prelievo fiscale IRAP; priorita` nei progetti del Comitato di Distretto calzaturiero; priorita` negli interventi di incentivazione, come nella legge 488/92 e nel Testo Unico; progetti di promozione e internazionalizzazione finanziati da Regione e ICE; priorita` nei progetti di ricerca applicata al calzaturiero relativi alla delibera Cipe n.17/2003; priorita` nei programmi di formazione e riqualificazione delloccupazione. Un gioco di squadra, ha detto Ascoli, che continuera` a Roma, visto che lIntesa verra` firmata anche dalle parti sociali e imprenditoriali. I rappresentanti delle forze economico-sociali presenti allincontro hanno dato atto alla Regione dei positivi risultati ottenuti e della professionalita` dimostrata, anche a livello tecnico. LIntesa prevede che venga esteso al settore calzaturiero delle Marche il regime di sostegno alloccupazione mediante erogazione di ammortizzatori sociali (cassa integrazione straordinaria e mobilita`) a fronte di programmi finalizzati alla gestione di crisi occupazionali. Gli interventi riguarderanno anche i lavoratori del settore dellartigianato e le aziende che hanno meno di 15 dipendenti, soggetti normalmente esclusi dallapplicazione da questi benefici. La possibilita` di ricorso alla CIGS (trattamento straordinario di integrazione salariale), e con iter procedurale semplificato, sara` subordinata ad un accordo tra lazienda, le OO.SS e le associazioni imprenditoriali, finalizzata ad effettuare una congiunta verifica della situazione aziendale e ad assumere le iniziative di gestione indispensabili per il rilancio e lo sviluppo. La Regione Marche individuera`, dintesa con le Province e le parti sociali interessate, criteri operativi per listruzione delle pratiche relative allaccesso al contributo da parte delle imprese interessate. (e.r.) SCHEDA Il distretto calzaturiero del Fermano-Maceratese e` un sistema territoriale che costituisce il principale propulsore economico di un territorio costituito da circa 250.000 abitanti. La specializzazione produttiva e` molto elevata fino a raggiungere, in alcuni comuni del territorio, un livello del 90%. Questo alto grado di specializzazione rende il sistema economico-sociale fortemente dipendente dallevoluzione del settore calzaturiero. Geograficamente il distretto calzaturiero si estende su unarea di 48 comuni, di cui 33 compresi nel territorio ascolano-fermano e 15 in quello maceratese, dove sono ubicate oltre 4.000 imprese calzaturiere, che con i loro 32.000 addetti, producono il 30% delle calzature italiane. Particolarmente rilevanti le aziende del comparto artigiano che raggiungono il numero di 1.827 con 11.300 addetti. Il 90% di queste aziende e` di piccola o piccolissima dimensione non raggiungendo quota 15 lavoratori. Il 76 % delle aziende addirittura non raggiunge neanche i 10 dipendenti. I lavoratori iscritti nelle liste di mobilita` del 2003 rispetto allo stesso periodo del 2002, ai sensi delle leggi 223/91 e 236/93, evidenziano un aumento complessivo che e` del 74,5 % a livello regionale. Nelle province interessate di Ascoli Piceno e Macerata si registrano incrementi rispettivamente del 113,0 % e del 94,5 %. Il settore calzaturiero incide profondamente sul dato complessivo, soprattutto nei territori interessati, presentando fortissimi incrementi: nella provincia di Macerata rappresentano il 69 % circa del totale dei lavoratori, mentre sulla provincia di Ascoli Piceno rappresentano il 43 % circa del totale dei lavoratori interessati.