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27/02/2004

FLOROVIVAISMO MARCHIGIANO, APPUNTAMENTO A GROTTAMMARE

Un migliaio di aziende una meta` specializzata nella produzione di fiori e piante ornamentali, laltra nel vivaismo cinquemila addetti, duemilacinquecento ettari investiti, 150 milioni di euro di Produzione lorda vendibile (sostanzialmente, il fatturato). Sono i numeri del florovivaismo marchigiano, stimati dai pochi dati certificati disponibili, che danno lidea della vitalita` di un settore agricolo, poco conosciuto, ma molto importante nelle Marche. La nostra regione, infatti, si colloca la quarto posto nazionale (dopo Toscana, Liguria e Lombardia) per fatturato, rivelandosi una realta` produttiva, economica e occupazionale di notevole importanza. Domani (sabato 28 febbraio) il settore si interroghera` e si confrontera` a Grottammare, nellambito delle iniziative promosse in vista delle Conferenza agraria regionale. A partire dalle ore 9.30 e fino alle 14.00, presso la Sala Kursaal, la Regione Marche e le associazioni Aflor Marche e Marche Flor discuteranno dei problemi del comparto in un convegno dal titolo: Il florovivaismo marchigiano, dal presente al futuro. Interverranno gli assessori regionali allAgricoltura, Giulio Silenzi, e al Bilancio, Luciano Agostini; i presidenti delle due associazioni (Luciano Adanti - Aflor Marche e Giuseppe Santori Marche Flor); i dirigenti regionali Graziella Gattafoni e Mariano Landi; Giovanni Li Volti (Commissione piante e fiori del Copa-Cogega) e Sandro Nardi (fitopatologo Assam). Verranno analizzati gli interventi della Regione a sostegno del settore, la normativa nazionale e comunitaria, la valorizzazione del prodotto marchigiano, le sfide del mercato globale. Nelle Marche il florovivaismo si e` organizzato principalmente per la vendita diretta in azienda: i Garden, cresciuti intorno ai centri urbani piu` importanti, soprattutto quelli della fascia costiera. Ma anche le aziende piu` aperte al mercato rivestono un ruolo significativo. Entrambi i modelli produttivi rischiano, oggi, di non essere competitivi con il prodotto piu` organizzato commercialmente, proveniente da altre regioni italiane ed europee. La produzione marchigiana non sempre riesce a entrare nei meccanismi della grande distribuzione e della distribuzione organizzata, non essendo i produttori strutturati per rifornirle. Da Grottammare dovranno scaturire indicazioni e proposte per delineare il futuro di questo interessante comparto delleconomia marchigiana.