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26/02/2004

Si e` aperto ad Ancona il workshop nazionale su “ Prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento” VERSO UNA CERTIFICAZIONE INTEGRALE Le Marche, prima tra le regioni italiane, a rilasciare alle aziende l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AI.A.

Tutela ambientale significa anche e soprattutto tutela della salute. Ben consapevole di questa priorita`, la Regione Marche, per prima tra le regioni italiane, ha scelto di percorrere la strada della prevenzione e riduzione delle fonti inquinanti attraverso la procedura dellAutorizzazione Integrata Ambientale e del Sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni, nel rispetto delle indicazioni europee e del principio chi inquina paga . Cosi` lassessore regionale allAmbiente, Marco Amagliani, in apertura dei lavori , presso lAuditorium della Fiera di Ancona, della prima delle due giornate di workshop nazionale Prevenzione e riduzione integrate dellinquinamento , organizzato dalla Regione Marche. Il nostro obiettivo e` garantire la migliore qualita` ambientale ha affermato il presidente della Regione, Vito DAmbrosio, ricordando che comunque non e` semplice governare fenomeni e procedure complesse come quelle di salvaguardia, controllo, vigilanza, monitoraggio e autorizzazioni ambientali . ma sicuramente ha detto - vogliamo e dobbiamo confrontarci con tutti i soggetti protagonisti coinvolti - tecnici, politici, categorie - per giungere allobiettivo comune della riduzione dellinquinamento, disponendo di protocolli condivisi. Quindi DAmbrosio ha ricordato il suo passato di magistrato ad Ancona, quando si occupava di reati ambientali e quanto fosse difficile disporre di dati coerenti, aggiornati, oltre che verificare le diverse competenze e responsabilita` in materia di inquinamento. Certo ha continuato- nessuno ha la soluzione in tasca per eliminare linquinamento , ma e` doveroso, con tenacia ed umilta` , adottare tutte le misure di cui disponiamo, anche attraverso provvedimenti tampone, per non aggravare situazioni gia` gravi. Il fenomeno dellinquinamento ambientale e` forse lunico in cui aspettare il meglio non fa il bene, e dove invece occorre agire rapidamente. Io non sono tra quelli che credono che la tecnica possa risolvere miracolosamente tutti i problemi, ma neanche che possa farlo la politica su certi aspetti della societa`. Nel caso della tutela ambientale il problema e` sia tecnico e che politico. La Regione dispone di un braccio tecnico che e` lARPAM ,una struttura fondamentale di elevato livello a basso costo, che non va impiegata solo nel ruolo di vigilanza , altrimenti se ne riduce il ruolo ad un NOE senza stellette, ma valorizzandone invece lattivita` di consulenza e rendendola disponibile a chiunque la richieda, per la finalita` importantissima della prevenzione. La Regione, anche dal punto di vista della tutela ambientale, ha sempre piu` competenze a cui purtroppo non si accompagnano altrettante risorse, e sono competenze che vanno esercitate in maniera attenta e decisa. Consentire uneccessiva gradualita` di interventi non giova a nessuno, solo allaumento di inquinamento e allo spreco di energia, in una fase mondiale che possiamo definire gia` critica. Lassessore Marco Amagliani, dopo essersi detto orgoglioso di guidare una struttura regionale,il Dipartimento Territorio e Ambiente per limpegno e la competenza messi a servizio del conseguimento di risultati di livello nazionale, ha ricordato che lAutorizzazione Integrata Ambientale A.I.A, disciplinata dalla direttiva europea 61 del 96 e recepita con decreto legislativo 372 nel 1999, sostituisce i diversi attuali permessi per gli impianti industriali esistenti. Una concessione globale che tiene conto di tutti i comparti potenzialmente inquinanti del ciclo produttivo industriale, in modo da evitare che il contenimento di unemissione si ripercuota negativamente su altri settori. Lobiettivo e` favorire ladozione delle migliori tecnologie per prevenire e ridurre contemporaneamente linquinamento dellacqua , dellaria, del suolo. Le novita` rispetto al passato sono principalmente due: il rilascio di una sola Autorizzazione, lA.I.A. appunto, da parte di un solo Ente, la Regione, favorendo una notevole semplificazione burocratica; in secondo luogo, ma non meno importante , lAIA apre ad un approccio diverso, integrato dellinquinamento, valutando contestualmente tutte le emissioni in aria, acqua, suolo e sottosuolo. La procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale nelle Marche riguardera` circa 200 attivita` produttive , tra Imprese galvaniche, allevamenti animali, industrie minerarie, industrie tessili e calzaturiere, concerie e macellazione , industrie chimiche e meccaniche. Le domande di autorizzazione a febbraio 2004 sono 182. Domani, nel corso della seconda giornata di lavori del seminario, verranno rilasciate le prime tre autorizzazioni integrate ambientali. Saranno consegnate ad altrettante aziende marchigiane: le Cartiere Miliani di Fabriano, la Jesi Energia di Jesi e la Automotive Products, di Maiolati Spontini. La Regione Marche ha gia` approvato nel 2002 le linee guida per ladozione di un Sistema di monitoraggio in continuo delle Emissioni ( SME) nel quale confluiranno i dati relativi agli impianti ( centrali termoelettriche, raffinerie, fonderie) per fornire in tempo reale le informazioni necessarie a fronteggiare le eventuali emergenze. Su questultimo punto si e` soffermato anche Gisberto Paoloni, direttore dellARPAM , sottolineando lutilita` dello SME anche per chi deve effettuare le rilevazioni, un tempo laboriose, costose e troppo occasionali. Questo sistema secondo Paoloni costituisce un decisivo passo avanti per lapplicazione ad un numero consistente di attivita` produttive, cio` che fino a ieri era un fatto generico ed eccezionale. Paoloni ha anche illustrato la sperimentazione, in accordo con la Provincia di Macerata, nellimpianto di termodistruzione dei rifiuti del COSMARI di Morrovalle, in cui viene applicato il sistema SME finalizzato alla determinazione dei precursori della formazione di diossine e furani clorurati. Cio` permettera` di tarare e pilotare alcuni parametri di esercizio in modo da rimanere in zona di sicurezza. Vera Stortoni , referente tecnico per la Regione Marche dellIPPC, Integrated Pollution Prevention and Control, il sistema introdotto dalla UE per la prevenzione e riduzione integrata dellinquinamento, ha spiegato che nelle prescrizioni dellA.I.A. sono imposti controlli in continuo sotto la responsabilita` del gestore dellimpianto. Vera Stortoni ha poi annunciato che il gruppo di lavoro interregionale, formato da Marche, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Umbria e le Agenzie per lAmbiente di Marche e delle Province di Trento e Bolzano, con il compito di formulare una linea guida di riferimento per la gestione complessiva del monitoraggio in continuo, ha elaborato una proposta di modifica del decreto legislativo del 95, per consentire di omogeneizzare sul territorio nazionale i sistemi e istituire un protocollo di comportamento sia per le aziende interessate sia per gli enti competenti per il rilascio delle autorizzazioni e dei controlli. Collateralmente al convegno sono stati allestiti stand espositivi dei vari soggetti coinvolti nelle varie tematiche inerenti il workshop: i produttori dei sistemi di monitoraggio delle emissioni, gli utilizzatori e gli enti preposti alle verifiche. (ade)