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25/02/2004

FLOROVIVAISMO MARCHIGIANO, CONVEGNO A GROTTAMMARE

Sabato 28 febbraio, a Grottammare (Sala Kursaal, dalle ore 9.30 alle 14.00), lassessorato allAgricoltura della Regione Marche ha organizzato un convegno sul tema: Il florovivaismo marchigiano, dal presenta al futuro. Lincontro e` promosso in collaborazione con le associazioni di settore: Aflor Marche e Marche Flor. Il programma prevede gli interventi degli assessori regionali allAgricoltura, Giulio Silenzi, e al Bilancio, Luciano Agostini; quelli dei presidenti delle due associazioni (Luciano Adanti - Aflor Marche e Giuseppe Santori Marche Flor), dei dirigenti regionali Graziella Gattafoni e Mariano Landi; di Giovanni Li Volti (Commissione piante e fiori del Copa-Cogega) e di Sandro Nardi (fitopatologo Assam). Verranno analizzati gli interventi della Regione a sostegno del settore, la normativa nazionale e comunitaria, la valorizzazione del prodotto marchigiano, le sfide del mercato globale. Il convegno e` promosso nellambito delle iniziative che precedono la convocazione della Conferenza agraria regionale. E` riservato a un comparto che, negli ultimi anni, ha subito profonde trasformazioni, evolvendosi da impresa commerciale a vera e propria attivita` agricola. Il florovivaismo risulta, oggi, sempre piu` strategico per leconomia marchigiana. Le aziende sono circa 886 (dati riferiti al 2000), di cui 446 specializzate in produzioni di fiori e piante ornamentali, 440 nel vivaismo. Le Marche si posizionano al quarto posto, a livello nazionale, per fatturato, dopo Toscana, Liguria e Lombardia. E` un settore in continua crescita, con un alto tasso di occupazione e un elevato numero di giovani (intorno ai 40 anni) impegnati, che assicura un buon ricambio generazionale. Carente e` ancora la valorizzazione del prodotto marchigiano, che spesso viene venduto a imprese di altre regioni (Toscana e la citta` di Pistoia in testa) che poi lo valorizzano e lo inviano su tutti i mercati mondiali. Un altro problema e` quello dellimpossibilita` di reperire manodopera qualificata, soprattutto nella stagione invernale primaverile, che coincide con lepoca degli innesti e dei travasi. Una questione aperta, comune pero` a tutti i settori agricoli, e` rappresentata, inoltre, dai costi di produzione elevati, dovuti agli oneri del riscaldamento e della manodopera. Nellambito del Piano agricolo regionale, in corso di definizione, il florovivaismo secondo la Regione - dovra` trovare attenzione e rispose adeguate alle esigenze di un settore in continua crescita.