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12/02/2004

LA RAZZA BOVINA MARCHIGIANA IN ALBANIA

La razza bovina Marchigiana sbarca in Albania. Finanziato dai governi italiano e albanese, dalla Regione Marche e da privati (marchigiani e albanesi) a Cerme, distretto di Lshnje, nellAlbania centrale verra` realizzato un impianto pilota che contribuira` a far rinascere gli allevamenti locali, favorendo il ripristino dellautosufficienza alimentare del Paese. La realizzazione e` curata dalla Comes Srl di San Benedetto del Tronto, che ha visto il proprio progetto sostenuto dal ministero delle Attivita` Produttive, classificandosi primo in Italia sulle 70 iniziative che hanno ottenuto le agevolazione della legge 212/92. In Albania verra` realizzata una moderna stalla per ospitare 20 manze gravide della Marchigiana. Il personale sara` preparato in Italia (presso lallevamento Mei, a Civitanova Marche), per poter seguire, poi, Cerme tute le fasi di adattamento e allevamento dei capi di bestiame. Lobiettivo e` quello di ridurre lautosufficienza alimentare dellAlbania, che importa il 70% delle carni consumate. Un traguardo raggiungibile, dopo che la Marchigiana avra` mostrato di adattarsi alle nuove condizioni di vita e di allevamento. Le condizioni ci sono, in quanto lAlbania vanta buone tradizioni agricole, che necessitano del sostegno internazionale per acquisire standard occidentali. Il progetto pilota e` stato presentato in Regione, alla presenza dellambasciatore di Albania in Italia, Pellumb Xhufi; dellassessore regionale allAgricoltura, Giulio Silenzi; del console onorario di Albania in Italia, on. Mario Brunetti; della dott.sa Bianca Maria Bonanni, dirigente del ministero italiano Attivita` Produttive; di Petraq Beli, direttore dellIstituto della ricerca zootecnica albanese; di Viktor Puka, presidente Associazione Alba Markexhana; di Emidio Albanesi e Sergio Giannelli (Comes Srl), responsabili del progetto. Presenti anche i consiglieri regionali Gabriele Martoni e Ferdinando Avenali. Nel corso della conferenza stampa e` stato sottolineato come quello della Marchigiana sia il primo progetto di cooperazione allo sviluppo agricolo, a livello europeo, realizzato in Albania da enti pubblici. Ci sono precedenti promossi da privati, ma di dimensioni economiche decisamente inferiori. Linvestimento complessivo e` di 662 mila euro: 275 mila a carico del ministero Attivita` Produttive, 55 mila della Regione Marche, 55 mila del governo albanese e i rimanenti 277 mila dei privati (italiani e albanesi) coinvolti nelliniziativa. Questo progetto ha sottolineato lambasciatore Xhufi crea nuovi legami damicizia tra lAlbania e le Marche. E` un progetto mirato non solo per le esigenze albanesi, ma per consolidare i rapporti con lItalia. Due le finalita` dellinvestimento, secondo lassessore Silenzi: collaborare allo sviluppo dellAlbania, valorizzare la razza Marchigiana a livello internazionale. Andiamo in Albania ha rimarcato Giannelli della Comes per rimanervi, dando vita a un progetto economico dalle rilevanti ricadute sociali. Il console onorario Brunetti ha ribadito che lagricoltura rappresenta la piu` grande ricchezza dellAlbania: un partner ideale per realizzare progetti di qualita` anche nel settore biologico. Convinzione comune con quanto espresso dal consigliere Avenali, per il quale lesperienze della Marchigiana puo` innescare la collaborazione in altri comparti agricoli. Infine la dirigente ministeriale Bonanni ha ricordato come larea balcanica sia strategica per i programmi di cooperazione allo sviluppo promossi dal governo italiano e finanziati in questi ultimi anni.