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09/02/2004

Rischio Industriale: la Giunta regionale approva la proposta di legge Marco Amagliani: “Un atto fondamentale per regolamentare un settore strategico per lo sviluppo regionale”

La normativa sul rischio industriale rappresenta un quadro organico di riferimento per dare contenuto e coerenza a tutti gli atti relativi a tale problematica: dal previsto passaggio di competenze dal Ministero dellInterno (Direzione interregionale dei Vigili del Fuoco) alla regione Marche, fino al controllo sullattivita` delle aziende coinvolte che verra` effettuato dallArpam, con la collaborazione dei Vigili del Fuoco. Sono le parole dellassessore regionale allAmbiente, Marco Amagliani, a commento della recente approvazione da parte della Giunta regionale, della proposta di legge : Norme relative al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti, trasmessa al Consiglio per lesame in aula. Infatti, a seguito dellemanazione del decreto 334/1999 (in attuazione della direttiva Seveso 2), la regione disciplina lesercizio delle competenze amministrative in materia di incidenti rilevanti: allapprovazione della specifica normativa regionale fara` seguito la stipula di un accordo di programma tra Stato e regione Marche, ai sensi dellarticolo 72 del D. Lgs. 112/1998. Il disegno di legge, composto da 19 articoli e che ha gia` ricevuto il parere favorevole della Conferenza delle autonomie, individua funzioni e competenze, definendo due procedure per gli stabilimenti esistenti e nuovi soggetti alla presentazione della documentazione tecnica (rapporto di sicurezza), con lemanazione del provvedimento conclusivo da parte della regione. Le istruttorie verranno effettuate dalla prevista Commissione Tecnica Regionale sui rischi di incidente rilevante, che sostituisce lattuale Comitato Tecnico Regionale presso la Direzione Interregionale del Vigili del Fuoco (di cui al DPR n. 577/1982), salvaguardando nella sua composizione la preziosa esperienza acquisita dai Vigili del Fuoco, affiancati dallArpam: listituzione della Commissione avverra` con decreto del Presidente della Giunta regionale. La Regione inoltre, dovra` individuare le aree ad elevata concentrazione di stabilimenti pericolosi e svolgere la vigilanza ed il controllo sugli enti preposti allattuazione della legge. Le Province approveranno i Piani di emergenza esterna per le industrie interessate, finalizzati al controllo degli incidenti e leventuale variante urbanistica sul controllo dellurbanizzazione adiacente le industrie. Tale ultimo adempimento spettera` ai Comuni, relativamente al proprio territorio, oltre alla diffusione delle informazioni sulle attivita` a rischio di incidente rilevante. Le attivita` di vigilanza e controllo mediante visite ispettive, i cui costi sono a carico dei gestori degli stabilimenti come previsto dal decreto, verranno effettuate dallArpam in collaborazione con i Vigili del Fuoco. Inoltre, nei casi previsti dal decreto 334/1999, sono regolamentate forme di consultazione della popolazione.