Una scelta ben precisa: evitare il rischio della ritualita` di un solo giorno, per celebrare e sottolineare, con assoluta convinzione, un evento nella sua tragica unicita`. Cosi` ha aperto la conferenza stampa , il presidente della giunta Vito DAmbrosio, con lintero esecutivo regionale riunito, per ricordare le persecuzioni subite dal popolo ebraico.
Leliminazione organizzata con metodi scientifici di un popolo, di una cultura, di una religione, fino a diventare una pratica comune per un regime, lascia ancora sbalorditi dopo sessantanni. E ci fa pensare alla banalita` del male. Dobbiamo evitare un rischio politico derivato dallansia di rivisitazione di chi mette in dubbio che il patto di convivenza in Italia sia fondato sulla Resistenza non solo al fascismo, ma anche al nazismo. E poi esiste un altro rischio, di carattere culturale, relativo a quelle correnti storiche revisioniste che vogliono sfumare la tragicita` degli eventi. Inoltre, di fronte a recenti rigurgiti di antisemitismo, va la nostra piu` ferma condanna e tutti vanno richiamati sulla gravita` di questi fenomeni, senza strumentalizzazioni e senza fare, comunque, di tutterba un fascio: se la politica dello Stato di Israele, non lesistenza dello Stato, si puo` mettere in discussione, non per questo si e` giudicati antisemiti. Il presidente ha poi aggiunto che da quando, quattro anni fa, e` nata liniziativa di celebrare la Giornata delle Memoria, le Marche hanno aderito e continuano a sostenere diverse iniziative, tra le quali lo spettacolo teatrale Vernichtet Sterminati , finanziato dalla Regione e portato in scena dal Teatro Stabile delle Marche in 200 repliche e il Festival di Musica Kletzmer per lincontro tra i popoli. DAmbrosio ha anche spiegato che e` allesame del Consiglio la proposta di legge regionale che ha come finalita` la diffusione della conoscenza presso i giovani della storia delle persecuzioni contro gli ebrei anche nelle Marche. Lindagine storica prendera` corpo in un volume che sara` pubblicato dalla Regione Marche.
Vi erano campi di prigionia-concentramento a Treia, Petriolo, Pollenza, Urbisaglia, Sassoferrato - ha ricordato lassessore Ugo Ascoli - e 26 ebrei marchigiani sono stati estradati e uccisi in Germania. Ma va anche detto che tanti nostri corregionali hanno aiutato le famiglie ebree. Ed e` anche grazie a loro che io oggi posso essere qui. Ascoli ha ribadito lunicita` di quella che va chiamata shoa e non olocausto, cioe` tragedia immane e non sacrificio di un popolo. Quindi ha sottolineato i risultati di un recente sondaggio sullantisemitismo, condotto in nove paesi europei: per il 7% degli intervistati gli ebrei mentono sulle camere a gas, e non sarebbero veri cittadini europei, ma andrebbero mandati in Israele. Il 15%, cioe` circa 40 milioni di europei - dato inquietante- si proclama convinto antisemita. Unico fatto appena consolante - ha detto Ascoli- che lidentikit dellantisemita e`: non giovane e ignorante. Ed e` proprio lignoranza che genera il pregiudizio. Per fortuna le nuove generazioni, facendo tesoro delleducazione alla convivenza tra i popoli e dello studio della storia come strumento di consapevolezza delle tragiche esperienze, potranno abbattere il muro del razzismo. (ade)
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