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22/01/2004

COMMERCIALIZZAZIONE DEI FUNGHI, NUOVE DISPOSIZIONI REGIONALI

La Regione Marche ha aggiornato la normativa sulla raccolta e commercializzazione dei funghi. Su proposta dellassessore allAgricoltura, Giulio Silenzi, la Giunta regionale ha riordinato la materia, emanando una circolare di riferimento. Due le novita` sostanziali: una riguarda gli esami attitudinali, laltra lelenco delle specie commestibili. Sara` ora possibile acquisire lidoneita` alla vendita di singole specie, mentre lAmanita ovoidea non rientra piu` tra le varieta` commerciabili nelle Marche. Il provvedimento sottolinea lassessore Silenzi intende assicurare una gestione unitaria e coordinata della materia, in rapida e continua evoluzione. Il settore e` disciplinato da una legge regionale (la 17/01) che demanda alla Giunta il compito di emanare gli indirizzi attuativi. La nuova circolare e` stata predisposta per chiarire alcuni dubbi sollevati dalle Province e dalle Comunita` montane, gli enti territoriali coinvolti nella gestione della legge. Laggiornamento della normativa se` avvalso della collaborazione degli esperti micologici delle Aziende sanitarie regionali ed e` stato sottoposto allattenzione degli enti interessati. Il commercio, anche occasionale, dei funghi raccolti e` soggetto allautorizzazione comunale e alla certificazione della Asl. Linteressato deve superare un esame di idoneita` che, ora, puo` riguardare solo alcune singole specie, cioe` quelle che sintendono commercializzare. Inoltre, su segnalazione dei micologi delle Aziende sanitarie, la Regione ha escluso, in via prudenziale, la Amanita ovoidea dallelenco delle varieta` commercializzabili, in attesa che gli studi al riguardo non escludano ogni possibile tossicita` del fungo, sulla quale la comunita` scientifica e` ancora divisa.