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21/01/2004

LA GIUNTA APPROVA IL PROGRAMMA REGIONALE PER IL CONTROLLO DELLA SARS.

Le strutture sanitarie delle Marche sono pronte ed efficacemente organizzate per affrontare eventuali casi di SARS o di altre malattie di importazione ad alta infettivita`. Il Programma, elaborato dallo specifico nucleo operativo regionale istituito su indicazione del gruppo permanente nazionale, e` stato approvato dalla Giunta regionale. E un atto importante ha sottolineato lassessore alla sanita` Augusto Melappioni che recepisce le indicazioni del Ministero della salute e ci permette di dare tranquillita` ai marchigiani e alla stessa comunita` nazionale. Il Nucleo regionale nominato ad agosto 2003 e coordinato dal dott. Gualtiero Grilli ha svolto un qualificato lavoro di indagine e di organizzazione mettendo a punto un protocollo complesso con misure di intervento adeguate e comprensivo di informazioni ai medici di famiglia e pediatri. Il sistema di emergenza territoriale 118 fungera` da centrale operativa in funzione 24 su 24 per la gestione pratica del paziente, in quanto gia` operante e gia` addestrato ad operare anche in condizioni di rischio infettivo elevato Il nucleo regionale ha riscontrato, a seguito di sopralluoghi, che nelle Unita` operative di malattie infettive degli ospedali di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Ancona e Pesaro, esistono, nel complesso, 39 stanze completamente isolate, provviste di zona filtro, dotate di impianto di climatizzazione che garantisca almeno 6 ricambi di aria allora con filtrazione dellaria in uscita e con pressione atmosferica negativa rispetto allesterno in modo che laria contaminata esca dalla stanza, ad esempio qando si apre la porta. Molte altre stanze sono inoltre disponibili per un utilizzo con un grado di ragionevole sicurezza qualora il numero di casi Sars superasse le previsioni. Dal 1 novembre 2002 al 5 luglio 2003 sono stati notificati a livello mondiale piu` di 8400 casi di Sars ed oltre 800 decessi. La trasmissione si e` verificata in ambito familiare, in alberghi, in ospedale, indicando una bassa contagiosita`, legata solo a contatti stretti. Nonostante gli scambi internazionali non si e` verificata una pandemia, indicando come la Sars abbia una capacita` di diffusione molto piu` limitata rispetto alla influenza. Secondo diversi modelli matematici, il tasso di riproduzione basale della Sars e` tra 2 e 4 (indicando quindi una contagiosita` moderata) e misure di sanita` pubblica di base sono in grado di contenere efficacemente lepidemia. Secondo lOrganizzazione Mondiale di Sanita` limpatto di una eventuale nuova epidemia di Sars sara` inferiore a quello registrato allinizio dellepidemia. Lo scenario piu` plausibile e ritenuto piu` verosimile e` il seguente: comparsa di casi di Sars in alcune aree geografiche a rischio di ospitare serbatoi animali, in particolare la Cina; possibilita` di casi di importazione in Europa e in Italia in numero ridotto. In questo caso, se la capacita` di identificare tempestivamente i casi, isolarli ed impedire la trasmissione allinterno delle strutture sanitarie sara` di buon livello, la Sars non creera` problemi neanche nel corso della epidemia influenzale in quanto, non essendovi trasmissione a livello locale, il criterio di screening epidemiologico (provenienza da area infetta o contatto stretto di un caso di Sars) consentira` di porre la diagnosi differenziale con linfluenza.