Dare ad ogni individuo possibilita` sempre piu` frequenti di conoscenza e accompagnarlo in un percorso di continuo apprendimento nellarco della vita. E il significato di life long learning e lasse fondamentale su cui si basano gli indirizzi dellUnione Europea che la Regione Marche segue nelle politiche di educazione degli adulti.
Lo ha ricordato lassessore regionale allIstruzione , Marcello Secchiaroli nel corso dei lavori del Convegno Life Long Learnning- Strategie e obiettivi della Regione Marche svoltosi questa mattina presso la sede della Federazione Italiana Gioco Calcio ad Ancona e organizzato dagli assessorati regionali allIstruzione e alla Formazione professionale - Lavoro. Una folta platea ha riempito la sala convegni della sede della FGCI per ascoltare i diversi interventi tra i quali quelli di Michele De Gregorio , direttore dellUfficio scolastico regionale, Paolo Federighi dellUniversita` di Firenze sulla costituzione dei Comitati locali, di Maria Grazia Nardiello del Ministero del Lavoro e Politiche sociali sulle competenze di base per lapprendimento lungo larco della vita.
Marcello Secchiaroli ha poi aggiunto che lobiettivo della Regione, potenziando lintegrazione fra sistemi, non e` quello di offrire al singolo cittadino segmenti predeterminati di formazione permanente, ma di accompagnarlo nella costruzione di un suo personale percorso di opportunita` di apprendimento ed ha ricordato un altro criterio stabilito dal Consiglio europeo: entro il 2010 il tasso di partecipazione allistruzione e apprendimento nellarco della vita dovra` interessare il 15% della popolazione in eta` lavorativa ( 25-64 anni) e ciascun paese non dovra` scendere sotto il tetto del 10%.
Si tratta ha aggiunto lassessore- di riorientare i sistemi formativi secondo lottica di Lifelong learning, per cui lapprendimento degli adulti deve diventare un processo permanente di saperi, di competenze ma anche di autoconsapevolezza e promozione sociale. Il sistema di educazione degli adulti costituisce inoltre un piena espressione del diritto di cittadinanza cosi` come lesercizio del diritto alla conoscenza diventa fattore determinante per linnovazione produttiva e sociale. Ma , per portare ad un livello alto la partecipazione formativa occorre, soprattutto,conoscere il bisogno, la domanda di sapere. In tal senso le politiche di sviluppo del territorio ha aggiunto- non possono prescindere dal trinomio istruzione-formazione lavoro e questo vale ancor piu` nella nostra realta` regionale dove il sistema produttivo e` ancora sbilanciato su basse qualifiche. Voglio ricordare, inoltre, che la formazione permanente e` uno degli strumenti chiave per contrastare lesclusione sociale e per creare condizioni di maggiore occupabilita`. Quindi, leducazione degli adulti va collocata come sistema autonomo ma integrato con lautonomia scolastica, con la riforma dellapprendistato e dei servizi per limpiego, con i quali condivide lattenzione alla persona, lesigenza di percorsi personalizzati, la valorizzazione delle competenze acquisite. La Regione Marche ha costituito il Comitato regionale per lEducazione degli Adulti con il quale ha concertato le direttive generali, ha definito gli ambiti territoriali entro i quali i Comuni danno vita ai Comitati locali. E i centri EDA , tredici come i Centri per limpiego, avranno un ruolo sempre piu` rilevante perche` costituiranno gli snodi operativi per concretizzare forme di collaborazione tra istituzioni, enti locali e cittadini finalizzate alla realizzazione del sistema a rete di Life Long Learning.
Non esiste piu` una sola stagione per conoscere e imparare ha rimarcato lassessore alla Formazione professionale, Ugo Ascoli. I veloci cambiamenti della societa` ha proseguito- ci obbligano sempre piu` ad un apprendimento lungo larco della vita, ad accrescere continuamente le nostre conoscenze. Occorre allora trovare buone formule di combinazione tra mercato del lavoro e organizzazione sociale per ridistribuire i percorsi formativi in funzione di una formazione continua , sia per la fascia di popolazione in attivita` lavorativa, sia per gli adulti non in attivita`. La Regione Marche sta elaborando indirizzi programmatici e investendo sulla formazione continua , settore dove in un futuro prossimo si attiveranno molte risorse e dove esiste una grande richiesta da parte delle piccole e medie imprese alle quali bisogna rispondere con interventi adeguati e sempre migliorati. La Regione ha ricordato ancora Ascoli- ha gia` avviato uno strumento operativo di promozione della formazione continua attraverso i voucher formativi: buoni economici per il rimborso spese di 1200 euro, su richiesta degli interessati che vogliono seguire corsi di formazione. Abbiamo registrato una massiccia risposta: 1200 domande gia` ricevute in sei mesi. La formazione continua e` un settore in forte espansione e deve diventare parte integrante del sistema di Educazione degli adulti, per poter garantire alle scuole, ai centri di formazione e ai servizi per limpiego le condizioni per sviluppare la propria offerta di qualita`, diversificata e flessibile, attraverso attuabili politiche di integrazione anche tra i vari fondi strutturali.
Nella regione Marche operano attualmente 13 Centri territoriali permanenti ( 4 in prov. di Ancona, 3 in proiv. Di Ascoli Piceno; 3 a Macerata e tre a Pesaro-Urbino)
Il convegno e` proseguito nel pomeriggio con gli interventi di amministratori locali, esperti dellIRRE Marche e direttori dei centri territoriali permanenti che hanno confrontato le diverse esperienze locali in tema di politiche di educazione degli adulti. (ade)
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