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13/01/2004

BENI CULTURALI MENO IN PERICOLO Partira` tra breve un corso di formazione per 100 giovani volontari marchigiani sulla salvaguardia dei beni culturali mobili in situazioni di emergenza.

Ovunque noi siamo, sempre abitiamo. E il motto che ispira lazione della Protezione civile e che il vicepresidente della giunta regionale, Gian Mario Spacca, ha ricordato nella conferenza stampa di presentazione del corso di formazione sulla salvaguardia dei beni culturali mobili in situazioni di emergenza (documenti, libri, quadri, opere darte, oggetti, sculture ecc.) che sara` destinato a 100 giovani volontari marchigiani. Il corso, gratuito e in programma allAbbadia di Fiastra il 27-28-29 febbraio, con una parte pratica nella quale si procedera` alleffettivo trasferimento del patrimonio documentale di un archivio a Montecosaro, e` promosso e organizzato dalle Soprintendenze ai Beni e Attivita` culturali e ai Beni Archivistici, da Regione Marche, Legambiente, Province,enti locali, istituzioni pubbliche e associazioni private. Tutti questi soggetti hanno lavorato insieme e, come ha detto il soprintendente Francesco Scoppola, non in via gerarchica, ma portando ognuno il proprio contributo prezioso, lentusiasmo e la volonta` di fare per un obiettivo comune. Il motto della Protezione civile riassume bene ha aggiunto Spacca- anche lo spirito di questa iniziativa per significare che qualsiasi bene che appartiene alla comunita` , qualsiasi spazio o patrimonio utilizzato va tutelato e considerato come casa nostra, secondo un concetto allargato di ambiente e di appartenenza al territorio. Spacca ha anche sottolineato che ormai il sistema di protezione civile- e quello marchigiano ha raggiunto performance allavanguardia anche grazie al volontariato- e` orientato soprattutto alla prevenzione e non solo allintervento in emergenza. La formazione e la specializzazione di volontari in questo settore dei beni culturali risponde proprio a questo scopo: non solo messa in sicurezza dei beni primari, quindi, ma anche di tutto cio` che contribuisce a migliorare il grado di civile convivenza e ad innalzare la qualita` di vita. I funzionari del Servizio tecnico alla Cultura della Regione Marche e del Servizio Protezione Civile saranno docenti in questo corso, portando anche lesperienza acquisita con il sisma del 1997, esperienza importante da cui nascono in gran parte le finalita` del corso, come hanno spiegato Scoppola e Mario Vinicio Biondi, soprintendente ai Beni Archivistici: Non disperdere le utilissime esperienze fatte in questa regione dal 97 e formare quindi le nuove generazioni nella consapevolezza che il bene culturale, pur nella sua caducita`, va conservato comunque per il futuro degli altri; dare unopportunita` di occupazione a giovani che intendono impegnarsi in questo campo; prevenire i rischi per passare da una situazione di straordinarieta` allordinarieta` dellintervento di tutela, anche attraverso il miglioramento e ladeguamento delle norme esistenti. Luigi Quarchioni, presidente di Legambiente, ha espressamente dichiarato il piacere di collaborare a questa iniziativa che risponde ad unautentica istanza. Anche perche` limpegno dell`associazione e` ormai allargato al rafforzamento del patrimonio culturale: non solo ambiente quindi, o meglio, ambiente si`, se con questo si intende storia e paesaggio. Del resto ha ricordato- nel terremoto del 97 molti volontari di Legambiente si sono adoperati nel salvataggio di beni culturali, potendo constatare lattaccamento degli abitanti ai beni storico-artistici. Quindi se ce` identita` culturale, ce` anche coscienza ambientale e volonta` di salvare il patrimonio naturale e storico. Chi e` interessato a partecipare al corso puo` trovare ulteriori e dettagliate informazioni anche sul sito www.arcadellarte.it dove e` scaricabile il modulo per le iscrizioni che si possono presentare dal 15 al 31 gennaio. (ade)