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08/01/2004

AQUATER DI SAN LORENZO IN CAMPO, DELEGAZIONE ISTITUZIONALE DELLA REGIONE

La Giunta regionale interviene contro la chiusura dellAquater di San Lorenzo in Campo. Lesecutivo ha demandato a una delegazione istituzionale di incontrare e approfondire - con lamministratore delegato dellEni, Vittorio Mincato, i responsabili e gli azionisti di riferimento di Eni, Aquater e Snam il progetto di fusione e, in particolare, le iniziative specifiche che la capogruppo intende assumere per tutelare, promuovere e valorizzare il patrimonio umano e le risorse produttive di questa importante realta` della nostra regione. La delegazione della Giunta e` composta: dal presidente Vito DAmbrosio, dal vicepresidente Gian Mario Spacca, dagli assessori Ugo Ascoli (Lavoro) e Marcello Secchiaroli (Servizi Sociali). Liniziativa e` stata intrapresa su proposta del vicepresidente Spacca. Anche il Consiglio regionale aveva sollecitato, con una mozione, la Giunta ad assumere iniziative per evitare la fusione, per incorporazione, dellAquater in Snamprogetti. Lobiettivo della Giunta regionale, ha relazionato Spacca nel corso dellodierna seduta, e` quello di sostenere le rivendicazioni dei lavoratori Aquater, contrari a una fusione che rappresenti un salto nel buio in termini occupazionali, industriali e di mercato. Il vicepresidente aveva gia` scritto, allamministratore delegato Mincato, l8 settembre 2003, per ottenere assicurazioni sul futuro occupazionale delle due societa`, con sede a San Lorenzo in Campo e a Fano. Il 3 ottobre 2003 lEni, con una lettera del direttore relazioni istituzionali, Eugenio Palmieri, aveva assicurato la loro valorizzazione. La prospettata fusione tra Aquater e Snamprogetti ha relazionato Spacca in Giunta rappresenta un ulteriore passo del disimpegno dellEni dal comprensorio marchigiano. Negli ultimi anni, la presenza dellEni si e` progressivamente ridotta (oggi sopravvivono solo due delle cinque aziende iniziali), come loccupazione scesa al 50%, in poco piu` di dieci anni, solo nel centro Snam di Fano. Spacca ha anche indicato le criticita` della fusione: non giustificata da esigenze di bilancio; rischio di perdita delle specificita` aziendali; preoccupazioni occupazionali, in quanto con la chiusura del centro Aquater di San Lorenzo in Campo si va a incidere sulla struttura economica dellentroterra, che risulta gia` svantaggiata rispetto alla fascia costiera.