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18/12/2003

Aree ad elevato rischio di crisi ambientale LA GIUNTA REGIONALE VARA IL DISEGNO DI LEGGE Marco Amagliani: “ Un atto essenziale e dovuto per far partire finalmente gli interventi nell’area gia` dichiarata ad alto rischio.”

Finalmente si potra` partire con azioni concrete e dare efficacia alla dichiarazione n. 305 del 2000 di area ad elevato rischio ambientale della zona Ancona-Falconara e basso Esino. Sono le parole di soddisfazione dellassessore regionale allAmbiente, Marco Amagliani a commento della recente approvazione, da parte della giunta regionale, del disegno di legge Disciplina delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale , trasmessa al Consiglio per lesame in aula. Un atto essenziale e dovuto, oltre che un quadro organico di riferimento ha proseguito Amagliani- per dare contenuto e sistematicita` a tutti gli atti relativi a questa problematica che comunque hanno seguito percorsi sinergici e collegati: dagli studi di fattibilita` al protocollo di intesa con la Raffineria API. Una normativa, inoltre, che e` espressamente in linea con il principio basilare della concertazione con tutti gli enti locali interessati per la definizione del Piano di Risanamento. Come ho gia` avuto modo di ribadire piu` volte, tutti gli strumenti programmatici e le azioni conseguenti , come appunto lo strumento fondamentale del Piano di Risanamento, poggeranno sulle intese con tutti i soggetti coinvolti. La proposta di legge, composta da 7 articoli e che ha gia` ricevuto il parere favorevole dalla Conferenza delle Autonomie, individua nel dettaglio funzioni e competenze e definisce il concetto di rischio di crisi ambientale ( effetti attesi e non desiderati sulle persone, sulle risorse ambientali e storico-culturali, sul patrimonio edilizio, sulle infrastrutture, sullorganizzazione economica in generale). La finalita` e` quella di formulare compiutamente una disciplina generale per l individuazione di aree ad alto rischio, ma e` chiaramente espresso lintento di ricorrere al riconoscimento di tale tipologia di aree solo in casi necessari e in situazioni tali da giustificare strumenti eccezionali. Una disciplina, quindi, di fatto applicabile solo allarea gia` dichiarata ad alto rischio di crisi. Lo strumento basilare- il Piano di Risanamento disciplinato allarticolo 3 - costituira` la griglia di coordinamento sul quale costruire il quadro organico delle previsioni di sviluppo e compatibilita` dellarea dichiarata da alto rischio. Sara` adottato, previo accordo di programma con gli enti , con decreto del Presidente della Regione dopo essere stato sottoposto al parere delle competenti commissioni consiliari. Sara` quindi lo strumento di programmazione e gestione sovraordinata del territorio finalizzato, in un arco temporale delimitato (massimo dieci anni), ad attivare azioni concrete , anche eccezionali, di risanamento recupero e riqualificazione. I successivi articoli prevedono le norme urbanistiche e gli eventuali adeguamenti degli strumenti di pianificazione in relazione alle prescrizioni del Piano di risanamento, il monitoraggio dei dati ambientali aggiornati allo stato di attuazione del Piano di risanamento, quindi le norme finanziarie e le disposizioni finali in cui si fa esplicito richiamo allarea di Ancona Falconara, Bassa Valle dellEsino per confermare le procedure di intesa previste sia dalla stessa legge che dallaccordo di programma concordato con il Ministero dellAmbiente, in materia di elaborazione del Piano di risanamento. (ade)