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29/11/2003

UN’ALLEANZA DEGLI OPERATORI SANITARI CONTRO L’INFARTO MIOCARDICO

La Regione Marche, allinterno del Piano Sanitario Regionale 2003-2006, ha avviato un progetto, coordinato dallAgenzia Regionale Sanitaria delle Marche e dal Dipartimento dei Servizi alla persona e alla comunita`, che coinvolgera` oltre 3000 operatori del Servizio Sanitario Regionale e che intende portare la Sanita` Regionale allavanguardia nella messa in rete del percorso assistenziale al paziente colpito da infarto miocardico acuto. Lo stato di realizzazione del progetto ed il suo sviluppo futuro sono stati illustrati nel corso di un Workshop regionale organizzato dallAgenzia regionale sanitaria e dalla Sezione marchigiana dellAssociazione nazionale dei medici cardiologi ospedalieri. I lavori del seminario sono stati aperti dallassessore Augusto Melappioni. Il 2004 ha affermato il responsabile della sanita` marchigiana sara`, dopo un anno difficile, il momento di svolta, nuovo e diverso. Entro fine anno nomineremo tutta la dirigenza: delle tre aziende, delle 13 zone e dei due presidi monospecialistici. Con il nuovo assetto iniziera` il percorso di cambiamento disegnato dalla riforma. Dobbiamo essere sempre piu` competitivi nello scenario nazionale, in particolare nei confronti delle regioni che vantano una maggiore qualita`. Vogliamo essere coerenti con la logica nuova che sta alla base della riforma: sorpassare chi e` piu` avanti di noi. Fino ad oggi ha prevalso il discorso sulle regole e il confronto degli schieramenti. Da domani dobbiamo riportare al centro della sanita` i problemi dei cittadini, dalla prevenzione alla cura ai servizi sul territorio allintegrazione sociosanitaria. Il momento centrale e` il governo clinico della sanita`, che dovra` riorganizzare i processi aziendali dando pari dignita` a ogni punto del sistema. La sanita` e` gran parte del modello di qualita` di vita delle Marche. Serve anche maggiore responsabilita` dei cittadino. La questione delle risorse non va drammatizzata oltre il necessario: cerchiamo di utilizzare bene cio` di cui disponiamo. Melappioni ha poi posto laccento sullimportanza del progetto, che rappresenta una delle principali realizzazioni del PSR approvato a giugno, in quanto realizza unalleanza, con e tra gli operatori, per creare una risposta, la piu` qualificata possibile, centrata sui bisogni e sul percorso di salute del cittadino. Tutto cio` significa dar corpo al concetto di continuita` assistenziale tra i diversi servizi (Ospedale/Territorio). Il progetto, inoltre, riqualifica lintera rete assistenziale, prevedendo lo sviluppo di alte specialita`, diffuse sul territorio, e favorendo lo scambio in rete, tra i professionisti, di esperienze, conoscenze e innovazione. Lo stato di realizzazione del progetto e` stato illustrato dal Direttore dellARS Prof. Francesco Di Stanislao. Nel marzo 2003 e` stato costituito un gruppo di lavoro regionale comprendente tutti i Direttori delle strutture di Cardiologia, Cardiochirurgia, Emodinamica, i Medici del Pronto Soccorso e del 118, per un totale di 45 unita`, che ha elaborato le Raccomandazioni Regionali per la qualita` dellassistenza ai pazienti colpiti da infarto miocardico. Queste raccomandazioni abbracciano tutti gli aspetti della patologia: la fase acuta, la riabilitazione e la prevenzione delle recidive nei soggetti che gia` hanno avuto un episodio. Dal mese di settembre oltre 200 operatori in tutte le Aziende Sanitarie della Regione Marche sono stati impegnati nella definizione di profili assistenziali che garantiranno lapplicazione delle raccomandazioni su tutto il territorio regionale. Nel corso del workshop il Dott. Luigi Minutiello, Direttore della Cardiologia dellOspedale di Fabriano, ed il Dott. Riccardo Sestili, responsabile del 118 della Provincia di Ancona, hanno evidenziato i punti qualificanti del nuovo percorso per quanto riguarda la fase acuta preospedaliera ed in particolare la tempestivita` della diagnosi ad opera del Sistema dellEmergenza Territoriale, dei Dipartimenti di Emergenza Ospedaliera e del trasporto del paziente in un ospedale dotato di Unita` di Terapia Intensiva Coronarica. Il Dott. Gian Piero Perna, Direttore della Cardiologia dellA.O. Lancisi di Ancona, ha sottolineato come le raccomandazioni relative alla fase acuta abbiano lobiettivo di definire gli interventi terapeutici sicuramente efficaci, le modalita` di individuazione dei pazienti ad alto rischio, le misure di prevenzione secondaria da iniziare precocemente ed i parametri che saranno monitorati con il Registro Regionale delle Sindromi Coronariche Acute. Ulteriori dettagli su questo Registro Regionale sono stati illustrati dal Dott. Luciano Moretti, Direttore della Cardiologia dellOspedale di Ascoli Piceno, che ha sottolineato limportanza che riveste, sia per i cittadini che per gli operatori, la disponibilita` di questo strumento formidabile di verifica della qualita` assistenziale, offerta ai pazienti marchigiani, dei dati relativi agli standard di qualita` fissati. Per quanto riguarda la riabilitazione cardiologica Il Dott. Romualdo Belardinelli, della Cardiologia dellA.O. Lancisi di Ancona, ha illustrato gli interventi riabilitativi previsti dalle raccomandazioni regionali, la necessita` che essi siano iniziati gia` nei primi giorni di ricovero e la loro efficacia nel ridurre la mortalita` a distanza in questi pazienti. Accanto agli interventi riabilitativi, grande importanza allinterno delle raccomandazioni e` stata data al controllo dei fattori di rischio coronarico, in particolare la dieta ed il fumo. Il Dott. Alberto Deales, dellARS e coordinatore del Progetto, ha illustrato i dati relativi alla domanda di prestazioni cardiologiche dei cittadini marchigiani e la stima del fabbisogno finalizzato alla riprogettazione della rete. Il Dott. Claudio Politi, responsabile dellArea Economia Sanitaria dellARS, ha presentato lanalisi dei costi dellattuale rete clinica cardiologica e le previsioni economiche relative alla nuova configurazione, soffermandosi sugli aspetti dellefficienza e dellequita` delle diverse alternative discusse. Il Dott. Claudio Maffei, responsabile dellAttivita` Ospedaliera del Dipartimento dei Servizi alla persona e alla comunita` della Regione Marche, ha descritto limpatto del Progetto stesso sul modello organizzativo della Regione, descrivendo i percorsi e gli strumenti di adeguamento. Limpegno della Regione Marche sara` quello di rendere conto periodicamente ai cittadini sulle realizzazioni e sui risultati raggiunti nello sviluppo di questo Progetto di qualificazione del Sistema Sanitario Regionale.