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28/11/2003

Programma ARSTEL- Sviluppo locale sostenibile. Riunione con i comuni della Bassa Vallesina “PROGETTARE INSIEME IL CAMBIAMENTO PER COSTRUIRE UN INNOVATIVO MODELLO DI SVILUPPO”

La Bassa Vallesina e` una delle quattro aree di sperimentazione- insieme alla Bassa Valle del Foglia, alla Bassa Valle del Chienti, alla Vallata del Tronto - inserita nel programma ASSO, Azioni per lo Sviluppo Sostenibile, attraverso uno strumento di programmazione per il governo del territorio che e` lAgenda regionale strategica per lo sviluppo territoriale locale (ARSTEL). La prima sperimentazione e` gia` stata avviata in provincia di Pesaro-Urbino ( bassa Valle del Foglia), si tratta ora di definire le procedure per far partire anche lAgenda per la Bassa Vallesina, larea a maggior rischio ambientale e piu` critica della regione, come ha sostenuto lassessore Marco Amagliani nella riunione con i sindaci e gli assessori dei Comuni di Agugliano, Chiaravalle, Monte San Vito, Montemarciano, Jesi e Falconara presenti oggi allincontro convocato presso lassessorato regionale allAmbiente. LAgenda ha spiegato Amagliani e` uno strumento di programmazione dello sviluppo e di governo del territorio, particolarmente utile nelle zone a forte congestione abitativa e insediativa e, soprattutto, per le aree ad alto rischio di crisi ambientale. Perche` ARSTEL rappresenta un esempio di progetto ad avanzata integrazione, come e` dobbligo pensare in termini di sostenibilita` , con il settore trasporti, con le attivita` produttive, con lurbanistica, con i servizi energetici .E in questa particolare area della regione, lAgenda diventa fondamentale per costruire , insieme agli enti locali, alle categorie sociali, alle associazioni, le condizioni di un possibile cambiamento dellattuale modello di sviluppo. Un progetto di qualificazione ambientale, nella prima fase, che non partirebbe da zero, ma gia` avvantaggiato da protocolli di intesa coerenti con gli obiettivi generali dello sviluppo sostenibile per attivare azioni coordinate . Voglio ribadire, inoltre, un forte impegno a far si` che in questa area si costituisca un Osservatorio ambientale permanente e la volonta` di non lasciare che il programma ARSTEL rimanga un bel progetto sulla carta, ma sia sostanziato da interventi concreti. I fondi in bilancio per questo sono gia` a disposizione: 150 mila euro che dovranno essere sostenuti in eguale misura dagli enti locali, in base al criterio del cofinanziamento. Questa Agenda potrebbe diventare anche la punta avanzata dellattuazione del Piano di risanamento dellarea ad elevato rischio ambientale che si appresta ad essere definito e poi concertato con gli enti locali. A questo proposito, alcune osservazioni da parte dei sindaci riguardavano il come potersi rapportare con i propri atti e strumenti urbanistici agli obiettivi dellAgenda ARSTEL e, soprattutto, gli amministratori locali hanno chiesto di conoscere i contenuti del Piano di Risanamento per poter adeguare le azioni conseguenti. In risposta, lassessore Amagliani ha dichiarato la forte volonta` di applicare tutte le modalita` della concertazione, cosi` come previsto dalla proposta di Legge regionale, prima di arrivare allapprovazione del Piano di Risanamento da parte del Consiglio regionale. Ma ha anche affermato e` chiaro che esistono ruoli e competenze, come per esempio nella programmazione delle infrastrutture fondamentali, a cui la Regione non puo` derogare. Massimo rispetto quindi per le prerogative degli enti locali, ma nessuna abdicazione di competenze, ne`, naturalmente, invadenza di ruoli. Antonio Minetti, dirigente dellAutorita` Ambientale regionale , ha illustrato agli amministratori locali le modalita` di attuazione delle Agende strategiche che si svilupperanno su scala intercomunale e subprovinciale. La definizione degli obiettivi e` gia` contenuta nel Dpefr 2004-2006 ha spiegato Minetti- partendo dallo stadio fondante che e` quello ambientale, per poi integrarsi con quello economico e sociale. LARSTEL e` un programma a rilevante contenuto innovativo per condurre a standard elevati di qualita` ambientale i territori che faranno parte della sperimentazione. Per la Bassa Vallesina , il programma sara` calibrato su cinque linee guida di programmazione: il completamento delle analisi integrate di criticita` delle aree, il completamento del quadro di insieme degli obbiettivi di qualificazione ambientale, la definizione del sistema delle azioni di risanamento e qualificazione ambientale, studi di fattibilita` con conseguente progettazione avanzata per dare carattere di concretezza al programma e disporre di un parco progetti e quindi, la richiesta di inserimento nei canali finanziari comunitari. Questa specifica Agenda della Bassa Vallesina ha continuato Minetti - si inserisce con particolare coerenza nellambito del Piano di risanamento per larea ad elevato rischio di crisi ambientale e puo` essere abbinata e compatibile con unaltra importante iniziativa di qualificazione dello sviluppo territoriale che e` in fase di avvio nei comuni del distretto della meccanica ( da Jesi a Cerreto dEsi). In tale contesto, inoltre, con modalita` e contenuti diversi, ruoli peculiari verranno assunti dai comuni di Jesi e di Ancona proprio per limportanza economica e sociale che rivestono queste due realta` contigue. Infine, Antonio Minetti ha spiegato lorganizzazione amministrativa dellAgenda, su modello di quella avviata nella bassa Valle del Foglia, che vedra` un ente capofila e soggetto referente della Regione, un Comitato istituzionale, un Tavolo tecnico di coordinamento dove siedera` anche un eventuale equipe di consulenza a supporto degli elaborati tecnici dellARSTEL . (ade)