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26/11/2003

Progetto Rom”- Inserimento lavorativo assistito AZIONE PILOTA A FAVORE DI DIECI NOMADI Il bando approvato dalla giunta regionale per la realizzazione di un progetto sperimentale, prevede la formazione parallela al lavoro in aziende della regione.

On the job e non piu` on the road. Non sulla strada, ma in azienda per imparare lavorando. E il contenuto essenziale del Progetto pilota Rom approvato nellultima seduta dalla giunta regionale- che lassessorato alle Politiche del Lavoro e Formazione professionale ha elaborato per sostenere linserimento lavorativo assistito, in via sperimentale, di dieci soggetti di etnia Rom disoccupati o inoccupati. Si tratta, infatti, di attivita` formative chiamate on the job, cioe` di percorsi di formazione contestuali a percorsi lavorativi a tempo determinato. Per sei mesi, con priorita` rivolta ai giovani e alle donne, dieci Rom saranno inseriti in aziende della regione e seguiti costantemente da unequipe multidisciplinare di assistenti sociali, sociologi e psicologi, per verificare in tempo reale i risultati e la funzionalita` di tali attivita` sperimentali. Gli obiettivi di questo progetto pilota, che fa parte del Piano annuale delle Politiche del lavoro 2003, oltre al miglioramento dellintegrazione sociale di soggetti a rischio di esclusione , e` anche quello di attivare laboratori di sperimentazione in grado di introdurre metodologie e approcci innovativi per linserimento occupazionale di soggetti svantaggiati. Unazione specifica e mirata che proviene anche dalla valutazione del contesto sociale della nostra regione, come ha spiegato lassessore regionale Ugo Ascoli. La presenza non irrilevante di famiglie nomadi di etnia ROM ha detto - e` un dato consolidato. Il disagio di queste persone sembra non aver trovato ancora strategie e soluzioni adeguate, capaci di ponderare le specifiche difficolta` che caratterizzano il sistema dei destinatari. Laltra esigenza pressante, considerando la situazione sociale di tali soggetti, e` quella di limitare al massimo il miraggio di un facile guadagno con attivita` illegali. Lintendimento di fondo ha aggiunto lassessore - e` quello di creare presupposti validi per progetti dedicati e, soprattutto, di fornire motivazioni di realizzazione personale in soggetti giovani che possono cosi` crearsi alternative di vita anche in base alle proprie attitudini. Inoltre, la formula di questo progetto, e` gia` una garanzia di inclusione sociale per come e` stato pensato e formulato, applicando la teoria dei vasi comunicanti: la formazione professionale, le politiche attive del lavoro e limmigrazione insieme, a servizio di un obiettivo comune. La sperimentazione avviata prevede la realizzazione del progetto da parte di organizzazione pubbliche e private che per questo potranno richiedere un finanziamento . Le stesse organizzazioni dovranno garantire la possibilita` dellinserimento in ambienti lavorativi e assicurare la presenza dellequipe di esperti. Ogni soggetto secondo i termini del bando che sara` pubblicato sul BUR e che scadra` dopo 45 giorni dalla pubblicazione puo` presentare una sola proposta progettuale che dovra` prevedere, oltre ad una ricognizione della domanda potenziale di lavoro da parte dei beneficiari dellintervento, anche la redazione di progetti di tirocinio personalizzati ( almeno 600 ore in sei mesi consecutivi) e individuare, in raccordo con i Centri per lImpiego, percorsi di inserimento lavorativo al termine del progetto. La richiesta di finanziamento va inviata al Servizio Formazione Professionale e Lavoro Via Tiziano 44 Ancona- allegando i diversi documenti e moduli reperibili anche sul sito www.lavoro.marche.it alla sezione bandi. (ade)