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13/11/2003

Dichiarazione della giunta regionale sul trasporto pubblico locale relativo alla città di Ancona

Il contenimento dei costi del trasporto pubblico locale su gomma, previsto dalla Regione per il 2004, è dovuto alle difficoltà del bilancio regionale a causa della drastica riduzione di risorse messe a disposizione dal Governo nellambito della Legge Finanziaria 2003, senza peraltro tener conto degli ulteriori pesantissimi tagli annunciati con la Finanziaria 2004, attualmente in discussione al Parlamento. La necessità del contenimento dei costi per questo settore è stata, nel maggio scorso, oggetto anche di un protocollo dintesa tra la Regione Marche, le Amministrazioni provinciali e le Organizzazioni sindacali. Tale contenimento riguarda la riduzione, a partire dal gennaio 2004, del 2% delle percorrenze per il trasporto urbano ed extraurbano ed unulteriore riduzione del 2% del costo chilometrico, posto a base delle gare che saranno avviate a partire dalla fine del 2003. Questultima riduzione, tuttavia, non comporterà contrazioni delle percorrenze, ma assicurerà alla Regione un minor costo solo a gare concluse. Il Sindaco di Ancona ha ripetutamente preso posizione contro queste decisioni prese dalla Regione. E da rilevare, in primo luogo, che da parte del Comune capoluogo si continua a parlare di tagli per complessivi 4 milioni di euro, quando in realtà la contrazione di costi, relativa alla riduzione chilometrica, è per la città di Ancona pari a 140 mila euro allanno, rispetto ad un costo annuo di quasi 7 milioni di euro, sostenuto dalla Regione Marche per il servizio urbano del Comune di Ancona. Si tratta quindi di una riduzione molto contenuta che non giustifica atteggiamenti e situazioni allarmistiche, né può indurre il Comune di Ancona a dichiarare che i rincari previsti per alcuni servizi saranno determinati dai tagli della Regione. Il Comune lamenta, inoltre, una scarsa attenzione da parte della Regione per il ruolo che il capoluogo svolge a favore dellintera comunità marchigiana in considerazione della presenza di infrastrutture essenziali come quelle sanitarie, universitarie, aeroportuali, portuali ecc. La Regione tiene nella massima considerazione il ruolo del capoluogo regionale e ne è dimostrazione il fatto che, in materia di trasporto pubblico urbano, la quota assegnata ad Ancona rappresenta il 40% dellintera rete regionale e il 77% di quella provinciale. Va poi ricordato, che il programma triennale 2000-2002 prevedeva un riequilibrio territoriale a favore delle province di Macerata ed Ascoli Piceno che comporterà, a partire da gennaio 2004, una riduzione di circa 250 mila chilometri per la provincia di Ancona, esclusivamente riservata al trasporto extra urbano. Tale riduzione è stata applicata sulla base del criterio della popolazione (65%) e della superficie (35%). Poiché il sindaco di Ancona continua a sottolineare - al fine di tale riequilibrio chilometrico che come detto- non interessa il servizio urbano di Ancona- la necessità di applicare , come parametro quello dei passeggeri trasportati, va ribadito che i servizi di trasporto vanno garantiti uniformemente sul territorio regionale e quindi anche nelle aree interne e meno densamente popolate. Questa decisione è stata assunta nel dicembre 1999 dal Consiglio regionale con lapprovazione del primo Programma triennale; ed è lo stesso criterio adottato per il programma triennale 2003-2005, ora sottoposto allapprovazione dellassemblea consiliare. In una fase difficile come quella attuale, in cui da parte dello Stato si predispone una Legge Finanziaria che prevede fortissime riduzioni di fondi che penalizzeranno Regioni ed Enti locali, compreso quindi il Comune di Ancona, tutti dovrebbero esprimere solidarmente il loro dissenso verso tali scelte del Governo, invece di assumere comportamenti conflittuali tra i diversi livelli di governo, territoriale e locale, che non facilitano il raggiungimento degli obiettivi comuni e danneggiano la compattezza del sistema autonomistico.