Non possiamo accontentarci di un controllo parziale delle sementi per allontanare il rischio delle contaminazioni da OGM: così lassessore Giulio Silenzi commenta le proposte operative del Ministero dellAgricoltura che fissano al 20% il controllo sulle sementi.
Nel nostro Paese non è consentita la vendita di questo tipo di sementi sottolinea Silenzi e occorre muoversi di conseguenza: il controllo deve riguardare tutte le partite, quindi il 100% delle sementi. Per lassessore questo è lunico modo per tutelare le nostre produzioni, sia quelle convenzionali, che quelle biologiche e aggiunge che questa linea rigorosa è quella già tenuta dalla Regione, in occasione del ritrovamento di un campo coltivato a mais transgenico, circostanza in cui la Regione ha verificato che la distruzione avvenisse effettivamente.
Il tema OGM è stato anche oggetto, ieri, di una riunione a Bruxelles tra le Regioni che si sono dichiarate OGM free e che hanno firmato un documento.
Nella sede delle Regioni dellItalia centrale si sono infatti riunite: Marche, Toscana, Alta Austria, Aquitania e Limousin (francesi), Paesi Baschi spagnoli, il Galles, Salisburgo, la tedesca Schlesiwig-Holtstein, Tracia (Grecia).
Tema dellincontro la raccomandazione della Commissione Europea del luglio scorso che riguarda gli orientamenti degli Stati membri per garantire la coesistenza tra colture transgeniche, convenzionali e biologiche. Le Regioni hanno concluso, che non è possibile realizzare e garantire la separazione tra OGM e OGM free senza compromettere irreversibilmente le produzioni biologiche, tipiche e di qualità, che escludono tassativamente nei loro disciplinari il ricorso agli OGM.
Nel documento firmato si dice esplicitamente che un diverso orientamento finirebbe per compromettere il rapporto di fiducia tra produttori e consumatori, con danni evidenti alleconomia regionale. (e.r.)
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