Per misurare la validità nelle Marche dellattività distruzione e formazione tecnica superiore IFTS - a soli tre anni dalla sua attivazione, sarebbe sufficiente dire che nel 2002 ha interessato 400 allievi divisi in 20 corsi. Quasi il 90% già lavora con la figura professionale scelta e almeno il 50% è stato assunto direttamente dalle aziende dove hanno frequentato gli stage previsti dai corsi. Imprese come Tods, Guzzini, Bontempi, Scavolini, Geotop e Halley.
Anche di questo si è parlato al partecipatissimo seminario organizzato dal servizio Istruzione della Regione, rivolto ai mondi della scuola e della produzione, per riflettere sui risultati e discutere del futuro, anche prossimo, di questa vera innovazione nel campo formativo.
Liniziativa ha avuto luogo ad Ancona presso la sala della FIGC, con relatori, personaggi del calibro di Pasquale Russo, Ispettore generale del Ministero e uno dei padri putativi di IFTS, Anna DArcangelo, responsabile IFTS allIsfol, e Caterina Orlandi dellINDIRE.
Con soddisfazione di Luciano Vita, dirigente del Servizio Istruzione, e Enzo Carli, il neo ma già attivissimo responsabile del settore, il seminario è stato di ottimo livello e ha avuto un eccezionale seguito.
Sarà un riferimento importante per unattività che viene definita ancora sperimentale e per la programmazione 2003 e successiva presentata dalla Regione Marche in questo seminario.
Cè un filo rosso ha spiegato lassessore allIstruzione, Macello Secchiaroli nella programmazione nel campo dellistruzione: dal protocollo per i quattordicenni porta fino allalta specializzazione, rappresentata da IFTS e Master post universitari. Formazione continua, quindi, dove anche gli adulti non smettono di rinnovarsi. Protagonisti sono il territorio, le istituzioni scolastiche (istituti di 2° grado e università), gli enti locali, le categorie (Confindustria e le altre), le aziende e i centri per limpiego, per dare a tutti le stesse opportunità di crescere il tasso di conoscenza e formazione. Anche il mondo produttivo è coinvolto nel formare figure professionali fortemente legate alle esigenze più alte di tutti i settori. Cosa manca perché IFTS superi la sperimentazione? Lo dirà questo seminario. Io credo che serva informazione continua e capillare per trasformare IFTS da strumento straordinario a ordinario e una programmazione interregionale mirata agli standard europei. IFTS può seriamente aiutare le Marche, con una spinta radicale delle forme di conoscenza, formazione e istruzione verso la crescita delleconomia e della cultura del territorio.
Lintervento centrale del seminario è stato di Pasquale Russo. Con brevi e centrati tratti ha fatto la storia dellistruzione tecnica dal 1930 in poi, per far comprendere perché e come si è arrivati a questa innovazione, che segue logiche di tipo anglosassone: contemporaneità fra formazione e istruzione, dentro e fuori laula.
Russo ha sottolineato limportanza di IFTS come strumento che, partendo da un lungo e approfondito lavoro nazionale su standard e figure professionali (ben 37 da moltiplicare per varie articolazioni intersettoriali), lascia ai proponenti regionali la massima libertà di portare profili rispondenti al territorio. Lunedì scorso ha detto è stata approvata la prima stesura definitiva di tutte le figure professionali sulle quali operare nei diversi settori e in connessione fra di loro. Due i consigli che ha rivolto agli astanti: parlar chiaro con lutenza e progettazione idonea. (fb)
Seguono foto in formato digitale
Box sui dati nazionali
I segmenti più `gettonati: telematica, industria, agricoltura, ambiente e turismo;
il tasso medio di abbandono dei corsi: 26%, in calo rispetto al passato e molto superiore a quello marchigiano;
l11% dei frequentanti è laureato,
il 25% frequenta luniversità (IFTS è una risposta allabbandono universitario e per non uscire dagli studi di formazione superiore);
aumenta letà dei partecipanti con una quota del 30% di ultratrentenni.
Significative le quote di allievi provenienti dai licei, rispetto a quelle degli istituti professionali e tecnici;
Significative anche quelle di persone già occupate che cercano spazi professionali più interessanti.
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