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13/10/2003

Illustrata a Serravalle di Chienti la PdL per la trasformazione delle casette di legno e delle stalle in strutture permanenti. SILENZI: “ ESEMPI CONCRETI PER AIUTARE LA MONTAGNA”

Operare concretamente per creare nellentroterra le condizioni per il rilancio economico e ridare centralità alla montagna, secondo logiche di coesione sociale. Anche questa proposta di legge di piccola portata ma significativa- per la trasformazione dei prefabbricati in legno e delle stalle in strutture permanenti, va in tale direzione : è un modo operativo di legiferare per rispondere efficacemente alle esigenze reali con azioni tangibili, ed è anche uno strumento per mantenere le persone e le attività produttive in montagna, oltre che per aumentare le potenzialità di sviluppo di queste zone. Sono i passi essenziali della relazione dellassessore regionale allagricoltura e ai lavori pubblici Giulio Silenzi per presentare il disegno di legge, di iniziativa della giunta Trasformazione in costruzioni a carattere permanente degli alloggi prefabbricati installati a seguito degli eventi sismici. La presentazione è avvenuta nellincontro che si è tenuto oggi a Serravalle di Chienti , presso la sede del Municipio, organizzato dalla Comunità Montana di Camerino e dal Comune e al quale hanno partecipato molti cittadini, sindaci e amministratori di altri comuni e numerosi imprenditori agricoli. Erano presenti , oltre al sindaco di Serravalle,Venanzio Rocchetti, al presidente della Comunità montana di Camerino, Mauro Falcucci, al direttore del Dipartimento regionale affari generali e istituzionali della giunta, Mario Conti, e al presidente della commissione ANCI -terremoto, Leonardo Lippi, anche i consiglieri regionali Benatti, Modesti, Cataldi e Procaccini e lassessore della Provincia di Macerata, Conti. Questa proposta di legge ha aggiunto Silenzi -, presentata in Consiglio regionale il 30 settembre, coglie unesigenza reale ed è in linea con quanto ci eravamo proposti al momento dellinstallazione. Quando nel `99 decidemmo di costruire i prefabbricati in legno con tutti i comfort degli appartamenti normali, si levarono polemiche. E invece le abbiamo installate pensando proprio ad un loro futuro riutilizzo a servizio dei comuni terremotati in montagna, per finalità di recettività turistica, di educazione, ricreative, di ricerca. Quindi, strutture pensate e volute come occasione di incremento delle potenzialità recettive e di migliori opportunità. Si tratta, inoltre, di una legge semplice ed agile, che supera cioè le lungaggini burocratiche, in deroga ai pareri delle Province. Lo stesso discorso vale per le stalle e i fienili prefabbricati, a sostegno alla zootecnia che rimane lattività prevalente in questa zone anche se ha subito un decremento. Ma ha detto ancora Silenzi- per stare sul mercato, la zootecnia va riqualificata, puntando alla qualità del prodotto, poiché dal 2006 diminuirà la mole di contributi europei e cambierà il modo di assegnazione: non più in base alla quantità di produzione, ma allazienda che è in grado di presentare progetti validi. Cè una legge regionale di assistenza tecnica alle aziende di allevamento che serve proprio ad aiutare ad acquisire capacità progettuali, per poter realizzare gli obiettivi aziendali. E un vostro diritto chiedere assistenza - ha concluso Silenzi, rivolgendosi agli allevatori presenti esercitatelo quanto più potete e orientatevi verso linnalzamento della qualità della produzione. Sarà questa che vi permetterà di restare sul mercato e di rispondere alle esigenze attuali dei consumatori. Non si tratta di un condono edilizio ha spiegato il direttore dipartimentale Mario Conti, parlando delle norme applicative della proposta di legge- perché queste strutture (201 casette in legno da 60 e 45 mq e 107 stalle e fienili) sono state costruite in maniera perfettamente legale, nel rispetto dei piani paesistici. Solo che, come stabilito dalla legge, si dovevano smantellare al momento del ripristino delle normali condizioni di vita con assunzione di oneri davvero elevati. Invece si è scelto di trasferirne la proprietà ai Comuni ai quali già appartengono le aree dove sono stati installate. Lutilizzo delle casette di legno sarà di interesse pubblico (emergenze abitative, protezione civile, attività turistiche e culturali, centri polifunzionali, finalità ricreative ed educative) e, in base a programmi di destinazione che i Comuni elaboreranno, quelle non utilizzate potranno essere vendute allasta. Il ricavato dovrà servire alla sistemazione ambientale delle aree e ad altre opere. Per i prefabbricati costruiti in aree private, vicino alle originali abitazioni, il coltivatore potrà decidere se acquistare ai prezzi fissati dal Comune, o smantellare a sue spese. Per le stalle ( 100 solo in provincia di Macerata) che dovranno conservare la stessa destinazione duso ( sono già di proprietà privata, perché costruite attraverso lerogazione di contributi pubblici) si dovrà seguire una procedura per la trasformazione in strutture permanenti e per ladeguamento igienico-sanitario. Per questultimo adempimento la Regione Marche provvederà alla concessione di contributi. In questa fase di istanze, come , del resto è sempre accaduto, le strutture amministrative regionali daranno tutta la disponibilità per aiutare ed assistere tecnicamente gli allevatori. (ade)