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11/10/2003

Trasferite alla Regione numerose competenze. Prevista una spesa iniziale di 100 mila euro UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA PESCA MARITTIMA

Promuovere la salvaguardia e lincremento delle risorse ittiche, favorire lo sviluppo economico della pesca e dellacquacoltura, incentivare lassociazionismo e la cooperazione: queste le finalità della proposta di legge: Norme in materia di pesca marittima e acquacoltura, approvata dalla Giunta regionale, su iniziativa dellassessore Luciano Agostini. Il testo, che sostituisce la legge regionale n.14 del 94, è stato elaborato sulla base del nuovo titolo V della Costituzione che conferisce alle Regioni la competenza legislativa esclusiva nel settore della pesca. Si amplia così lintervento della Regione, che entro diciotto mesi dallentrata in vigore della legge dovrà approvare i relativi regolamenti di attuazione e i programmi annuali Per il primo anno di applicazione, è prevista una spesa di 100 mila euro. Gli interventi finanziabili comprendono un lungo elenco di azioni: ristrutturazione e ammodernamento della flotta peschereccia, creazione di servizi alle imprese, ristrutturazione e ammodernamento dei porti pescherecci, sistemazione di zone marine protette, trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici, sviluppo dellassociazionismo. Sono finanziabili anche gli interventi di promozione e di miglioramento delle produzioni ittiche, il sostegno alle attività di pescaturismo e di ittiturismo, le azioni di riduzione dello sforzo di pesca, lincentivazione delloccupazione, in particolare quella giovanile, il sostegno alla piccola pesca, lelaborazione di studi e progetti-pilota. Previo parere della Commissione consiliare competente, la Giunta dovrà regolamentare anche le modalità di gestione e di tutela dei molluschi bivalvi, settore in precedenza di esclusiva competenza dello Stato, e determinare lammontare del canone per la concessione dei beni del demanio marittimo. La proposta legge stabilisce, altresì, ladozione di un piano regionale della pesca e dellacquacoltura, lapprovazione di un programma annuale di interventi, listituzione di una consulta per leconomia ittica e una commissione tecnico-scientifica. Di rilievo, infine, lindividuazione di zone di mare, da utilizzare per lacquacoltura e per le attività scientifiche. Alla luce delle innovazioni introdotte dalla riforma costituzionale, restano, invece, di competenza esclusiva dello Stato la tutela dellambiente e dellecosistema, e il settore dei rapporti internazionali; allo Stato spetta anche la definizione dei princìpi fondamentali per quanto riguarda il commercio con lestero, la sicurezza sul lavoro, la ricerca, scientifica e tecnologica, linnovazione dei sistemi produttivi, la tutela della salute e lalimentazione porti. La proposta di legge passa ora allesame della competente commissione del Consiglio regionale. (s.p)