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09/10/2003

ASCOLI INCONTRA I SINDACATI PER L'ESAME DELLA SITUAZIONE DELL'ENEL NELLE MARCHE. SERVIZI IN PERICOLO SE L’AZIENDA CONTINUA A PERSEGUIRE SOLO IL PROFITTO

Continua lopera di intervento e mediazione della Regione Marche sulle vertenze dei grandi gruppi aziendali nel settore dei servizi pubblici locali. Le segreterie sindacali regionali confederali Cgil, Cisl e Uil e le categorie del settore elettrico, hanno incontrato in Regione lassessore al Lavoro Ugo Ascoli per lesame della situazione del colosso dellenergia e delle conseguenze del suo `spezzettamento voluto dalla legge Marzano. Il problema dellEnel sostengono i sindacati , si colloca in quello complessivo del futuro dei servizi pubblici nelle Marche (acqua, luce, gas e trasporti). Alla Regione , i sindacati chiedono di promuovere, insieme alla forze sociali, unazione globale per mantenere la qualità e lo sviluppo raggiunte nelle Marche e per approvare quanto prima il piano energetico ambientale regionale (PEAR) . I servizi allutenza sostengono ancora i sindacati - sono pericolosamente messi in discussione dalla politica dellEnel mirata più al profitto che a fornire servizi efficienti e sicuri. Ascoli ha spiegato che la Giunta intende licenziare il Piano energetico ambientale entro la fine dellanno. Lui stesso si farà carico di informare gli altri assessori delle posizioni del sindacato e ha garantito che il governo regionale intende agire con la massima integrazione possibile fra le strutture competenti. I sindacati hanno rimarcato che le Marche sono lunica regione dove lEnel non ha ancora risposto alla richiesta di confronto su questi temi avanzata già nel 2001. Dal documento da essi predisposto emergono i molti pericoli della politica adottata dallEnel: lincentivazione allesodo dei dipendenti un taglio di 50 mila unità in Italia - , la cancellazione nelle Marche delle direzioni aziendali, la chiusura di squadre e sedi operative, linsostenibile carenza di organici, lincuria della sicurezza dei lavoratori sottoposti a ritmi altissimi. Non è pensabile che questi continui tagli siano ininfluenti sulla qualità del servizio dichiarano i rappresentanti sindacali e crediamo che tale politica porterà alla trasformazione dellEnel da holding industriale a holding finanziaria, dedita esclusivamente alla vendita del logo. La delegazione sindacale ha illustrato un lungo elenco di situazioni delle società e strutture del gruppo (Terna, Ape, Enel Trade, il settore della produzione), dove i riassetti decisi dallazienda sono poco confortanti. Ovunque si registrano pesanti carenze di organici. A conclusione dellincontro, lassessore si è impegnato a convocare al più presto un tavolo di confronto tra Regione, Organizzazioni sindacali e Direzione Enel. (fb)