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09/10/2003

Imponente esercitazione nazionale di Protezione civile l’11 e 12 ottobre in Emilia Romagna.LE MARCHE IN PRIMA LINEA A “FORLIVESE 2003” Interessata un’area che comprende nove comuni del Pesarese

La macchina della protezione civile marchigiana è di nuovo in moto. Questa volta , fortunatamente, solo per unimportante esercitazione nazionale che si svolgerà l11 e 12 ottobre e che comprende quattro regioni del Centro Italia - Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche - oltre ad alcune strutture del Dipartimento Nazionale di Protezione civile. Si tratta di unoperazione imponente, denominata Forlivese 2003, che simulerà nei dettagli una situazione di emergenza causata da un evento sismico. Lepicentro del sisma simulato - di magnitudo ( 5.2-5.4 Richter) corrispondente all8° grado della scala Mercalli - sarà localizzato a cavallo tra due comuni dellEmilia Romagna: Bagni di Romagna e S. Sofia, in provincia di Forlì, molto vicini al territorio marchigiano. Questa esercitazione ha spiegato il vicepresidente e assessore regionale alla Protezione civile Gian Mario Spacca, che sarà presente alliniziativa - ha una duplice finalità, con risvolti molto importanti. Da una parte, la diffusione nelle comunità locali di una cultura della protezione civile, delleducazione civica e della presa di coscienza da parte degli enti locali di adempimenti in materia di protezione civile. Dallaltra, si attiverà una metodologia avanzata per rafforzare le forme di collaborazione con i volontari della regione, seguendo modelli operativi di intervento che il nostro Servizio regionale ha messo a punto e che può permettersi di `esportare in Italia. Come del resto è stato anche recentemente riconosciuto in Molise, dal rappresentante del Dipartimento nazionale che ha definito le Marche `un caposaldo del sistema nazionale di Protezione civile. Gli uomini. Circa 300 persone, tra volontari dei gruppi comunali e di varie associazioni , personale del Servizio regionale Protezione civile, insieme ad altre strutture tecniche e amministrative regionali (uffici sisma) e lassociazione regionale emergenza sanitaria (ARES) con medici e infermieri, raggiungeranno dalle prime ore del mattino di sabato 11 ottobre, la zona del Montefeltro. Qui lo scenario di rischio sarà relativo alla possibile estensione dellarea interessata dal sisma con scosse tra il 5° e il 7° grado della Scala Mercalli. Il territorio delle operazioni comprende le Comunità montane di Novafeltria e Carpegna e i comuni appartenenti (Talamello, San Leo, Novafeltria, Maiolo, S.Agata Feltria, Pennabilli, Casteldelci, Carpegna e Macerata Feltria). I mezzi. Dal centro assistenziale di pronto intervento di Passo Varano (Ancona) al momento della dichiarazione dello stato di emergenza, partirà, dunque, la colonna mobile regionale su mezzi fuoristrada e camion che trasporteranno attrezzature per i campi base (tende complete di brande , coperte ecc) gruppi elettrogeni autonomi, gruppi fari e altre attrezzature necessarie a fronteggiare lemergenza. Diverse le strutture operative di coordinamento che saranno attivate dalle Marche: oltre ad un Comitato operativo regionale (COR) che funzionerà presso la sala operativa unificata permanente di Ancona; il Comitato provinciale di protezione civile (CPPC) presso la sede della Prefettura di Pesaro-Urbino; due centri operativi misti (COM) a Novafeltria e a Carpegna allestiti in base alle specifiche funzioni di supporto ( dal tecnico-scientifico alla sanità, al volontariato, alle squadre di soccorso, al censimento dei danni). Nei comuni interessati saranno creati , invece, i Centri operativi comunali (COC) , cioè quelli che rappresentano la prima linea delle strutture operative di coordinamento su un territorio interessato da un evento calamitoso. A Talamello sarà organizzato e montato un campo base, con cucina da campo e circa 30 tende, mentre nel comune di Novafeltria sarà allestito un Posto medico avanzato (PMA) e a San Leo unelisuperficie. Saranno, insomma, riprodotte situazioni realistiche di quanto potrebbe verificarsi in fasi di emergenza. Come, ad esempio, il trasporto di circa 40 feriti gravi che riceveranno le prime cure allinterno del Posto medico avanzato. Così come sono anche previste due evacuazioni di edifici scolastici: la Scuola elementare di Casteldelci e la Scuola elementare e media di Novafeltria. Inoltre, la ricerca di dispersi e feriti con unità cinofile. Saranno, infine, effettuate verifiche tecniche sul danneggiamento degli edifici strategici come comuni, scuole, ospedali, caserme. (ade)