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25/09/2003

La dodicenne irachena ricoverata al Salesi ad agosto, è tornata ieri a Baghdad. NELLO SGUARDO, FINALMENTE IL SORRISO Ha recuperato parzialmente la vista dall’occhio destro, grazie all’intervento che ha rimosso il proiettile e alla terapia riabilitativ

Alì, la dodicenne irachena, ricoverata nellagosto scorso allOspedale Salesi di Ancona con locchio destro leso da un proiettile, è tornata ieri a casa, nella sua Baghdad. Sta bene, è cresciuta, ingrassata e, ancora più importante, ha parzialmente riacquistato la vista dallocchio ferito, grazie allintervento chirurgico, perfettamente riuscito e condotto, il 1° settembre scorso, da un` equipe mista Salesi -Torrette Umberto I. Il recupero graduale, avvenuto nel decorso post operatorio, lascia sperare che la bambina possa riacquistare una capacità visiva soddisfacente. Sono davvero felice ha commentato il presidente della giunta regionale, Vito DAmbrosio non appena saputo della dimissione dallOspedale- che la buona notizia di oggi sulla Sanità sia proprio questa. Un esempio di come il successo in campo sanitario sia il frutto non solo della capacità professionale degli specialisti, ma anche della capacità di lavorare insieme. La dimostrazione pratica, quindi, di quello che si definisce ottimo lavoro dequipe: il meglio delle professionalità e delle competenze che si uniscono per operare nel meglio delle strutture sanitarie. Un bravo e un grazie sentiti, perciò, vanno ai medici, ai chirurghi e a tutto il personale del Salesi e di Torrette-Umberto I per questo eccellente risultato. Mi piace, infine, pensare ha aggiunto il presidente- che questa bambina, grazie alle cure, alla competenza professionale, alla disponibilità dei medici e di tutto il personale sanitario e amministrativo, potrà ricordare le Marche come la terra in cui ha rivisto una luce, dopo molte sofferenze. E mi auguro che questa esperienza possa contribuire a lenire i brutti ricordi della guerra. Con la sua mamma - commossa per laccoglienza ricevuta dal Salesi e per la felicità di rivedere sua figlia guarita- Alì ha lasciato alle 15.30 di ieri il reparto di Oftalmologia del Salesi, dove era giunta il 21 agosto grazie alla segnalazione e allinteressamento della Croce Rossa Italiana operativa a Baghdad, ed anche grazie allassunzione dellimpegno finanziario da parte della Regione Marche. Lintervento chirurgico, durato quattro ore, è stato effettuato presso la Clinica Neurochirurgica dellAzienda Ospedaliera Torrette- Umberto I da un `equipe integrata e coordinata dal prof. Franco Rychlicki della Clinica di Neurochirurgia , assistito da dott. Vincenzo Abbasciano, dirigente dellUnità operativa di Oftalmologia del Salesi. Un intervento senza alcuna complicazione, nonostante la delicatezza ha spiegato il prof. Rychlicki- e che si può definire microinvasivo. E stata usata una tecnica microchirurgica, con un approccio dallarcata sopraccigliare che ha permesso, oltre che di non fendere ampiamente la teca cranica, anche di non lasciare alcuna traccia evidente, né cicatrici nel viso dolce di Alì. Abbiamo seguito il percorso di entrata del proiettile, penetrato dal lobo frontale e poi arrestatosi nellorbita oculare, e non appena scorta la coda, lo abbiamo estratto. E andato tutto bene, quindi, nonostante i gravi rischi: in casi come questi si rilevano, oltre al danno meccanico prodotto dalla pallottola e dal calore sprigionato, anche quelli provocati dallonda durto, causata dalla velocità del proiettile. Che non era neanche così piccolo e presumibilmente sparato da un fucile mitragliatore. Certo ha concluso il chirurgo- ci sono capitati casi simili, ma qui la soddisfazione si raddoppiaperché rivedi sorridere, anche con gli occhi, una bambina. Ritornata da Torrette al Salesi dopo una settimana dalloperazione, in questultimo periodo la bambina è stata sottoposta ad un trattamento medico e riabilitativo. Alì ha spiegato il dottor Abbasciano- ha seguito un percorso di riabilitazione visiva che ha consentito di migliorare tutti i parametri visivi e motori dellocchio destro, monitorati con esami del campo visivo. La bambina ha riacquistato una capacità visiva parziale, la motilità oculare e palpebrale che erano state gravemente compromesse. Siamo perciò ottimisti che, grazie anche al trattamento e ai i controlli a cui sarà sottoposta presso lOspedale della CRI di Baghdad, questa bimba così vitale, ma al tempo stesso con uno spirito di adattamento e di sopportazione davvero encomiabili, abbia tutte le probabilità di un buonissimo recupero funzionale. (ade)