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18/09/2003

Ricevuto in Regione il nuovo Capo di Stato maggiore del Comando regionale della Guardia di Finanza, il pesarese Enrico Cecchi.D’AMBROSIO: “UN RAPPORTO COSTANTE E POSITIVO DI COLLABORAZIONE “

Il presidente della giunta regionale, Vito DAmbrosio ha ricevuto, questa mattina a Palazzo Raffaello, il colonnello della Guardia di Finanza , Enrico Cecchi che ha da poco assunto lincarico di Capo di Stato maggiore del Comando regionale delle Marche. Un incontro cordiale, nel corso del quale il presidente DAmbrosio ha espresso la soddisfazione di vedere un marchigiano ricoprire un incarico così importante nel Corpo della Guardia di Finanza. Enrico Cecchi infatti, è nato 46 anni fa a Pesaro ed ha maturato molte esperienze in grandi città come Bari, Milano, Roma, Bologna, Palermo, sia nella lotta alla delinquenza mafiosa, sia nel settore delle investigazioni antiriciclaggio. Ricordando che la Regione Marche e la Guardia di Finanza hanno stipulato, lo scorso anno, un protocollo dintesa per contrastare i fenomeni di criminalità economica organizzata attraverso il controllo sul corretto utilizzo dei finanziamenti europei, il presidente ha sottolineato la cooperazione, lo scambio di informazioni e lefficace collaborazione, che caratterizza da anni il rapporto tra Regione e Guardia di Finanza. Non solo è un vantaggio ha detto DAmbrosio al Colonnello - conoscere già bene il territorio in cui si opera, per esserci nati, ma sicuramente ci rende ancor più fiduciosi nellopera di prevenzione del crimine da parte della Guardia di Finanza, sapere che, nonostante la sua giovane età, lei abbia già ricoperto incarichi di alta responsabilità per combattere la criminalità organizzata. E questo non può che portare effetti positivi anche sulla percezione di una maggiore sicurezza nei cittadini marchigiani. Enrico Cecchi si è arruolato nel `75 ed ha comandato la Sezione mobile della Guardia di Finanza di Bari; poi a Milano nel Nucleo speciale di Polizia Valutaria. Dalla metà degli anni `80 si è occupato esclusivamente di attività antiriciclaggio ed antimafia , distaccato alla Procura della Repubblica di Milano e collaborando con lUfficio istruzione del Tribunale di Palermo. Nel 1989 è stato assegnato a Roma allo speciale Nucleo del Prefetto, Domenico Sica, alto commissario per il coordinamento della lotta alla delinquenza mafiosa. Ancora a Milano nel 95, è stato nominato capo del settore investigazioni preventive antiriciclaggio, preso la Direzione investigativa antimafia. Dal 2001 al 2003 ha diretto il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trento. (ade)