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12/08/2003

AL ROF DI PESARO BRINDISI CON LA VERNACCIA DI SERRAPETRONA

Adina, una delle opere più misteriose della maturità di Gioachino Rossini; la Vernaccia di Serrapetrona, una realtà affermata della viticoltura marchigiana. Un binomio perfetto, che sè sposato magnificamente, sabato scorso, a Pesaro, nel dopo festival del Rof. Al termine della rappresentazione della farsa in un atto (regia di Moni Ovadia), un qualificato pubblico di autorità e amici del Rossini Opera Festival tra i quali lex segretario nazionale della Cgil, Sergio Cofferati si sono ritrovati presso il Palazzo Gradari, dove è stata offerta una degustazione dei prodotti tipici marchigiani. Presenti allincontro conviviale anche lassessore regionale allAgricoltura, Giulio Silenzi, e il sindaco di Watford, città inglese gemellata con Pesaro. La buona cucina marchigiana è stata apprezzata da tutti gli invitati, con giudizi lusinghieri per la Vernaccia di Serrapetrona, pubblicamente lodata dalla prima cittadina di Watford. Parole eloquenti hanno decantato questo spumante rosso, recentemente fregiatosi della Docg e particolarmente gradito dagli ospiti del Rof, nel corso del brindisi finale. Il positivo giudizio del sindaco inglese ha sottolineato lassessore Silenzi lascia intuire come la Vernaccia di Serrapetrona possa trovare una favorevole accoglienza sul mercato inglese, sul quale bisognerà lavorare, con nuovo slancio, per promuovere i vini marchigiani.