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20/06/2003

COLTURE ARBOREE DI QUALITA'

Una Commissione e un Registro regionale per certificare la qualità delle colture arboree marchigiane. L’obiettivo è quello di favorire la produzione e il commercio di sementi e piante da rimboschimento di elevato valore botanico. Su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Giulio Silenzi, la Giunta regionale ha istituito la Commissione tecnico consultiva per il rilascio dell’idoneità alle ditte forestali che chiedono l’iscrizione alla Camera di commercio. Ha anche istituito il Registro regionale dei boschi da seme, nel quale verranno iscritti i materiali di base idonei alla produzione forestale. “La qualità si afferma anche nell’arboricoltura – commenta l’assessore Silenzi - Per ottenere legno pregiato o frutta eccellente, occorre disporre di piante certificate. D’altronde, la normativa europea non finanzia, ad esempio, impianti di noce e ciliegio (per citare specie di larghissima diffusione) realizzati con materiale privo di certificazione forestale. Un problema avvertito anche nelle Marche, dove gli incentivi Ue hanno già consentito di realizzare oltre 5 mila ettari di impianti arborei e la scelta della riconversione forestale dei terreni agricoli registra un elevato gradimento tra gli operatori del settore”. Nelle Marche l’arboricoltura segnala passi significativi nella direzione della qualità. La Regione collabora con l’Istituto di selvicoltura di Arezzo e sono già stati realizzati tre campi sperimentali di selezione genetica del “noce comune”, con l’avvallo del Corpo Forestale dello Stato: due nelle Marche, uno in Toscana. La Regione ha anche avviato il riordino dell’attività vivaistica forestale, affidando l’incarico all’Assam (Agenzia servizi settore agroalimentare delle Marche). L’istituzione della Commissione e del Registro regionale completano il percorso avviato. La Commissione è composta da funzionari regionali e dell’Istituto sperimentale di Arezzo; da personale del Corpo Forestale; da funzionari del servizio Fitosanitario e da rappresentanti dei produttori di materiale forestale di propagazione. Il Registro, a sua volta, comprende un atlante cartografico ecologico regionale, una Carta delle regioni di provenienza (del materiale), varie “sezioni” suddivise per categoria commerciale. Il Registro è tenuto dal servizio Agricoltura della Regione.