La Giunta regionale ha aderito al programma “Contratti di quartiere II”. Un’iniziativa promossa dal ministero delle Infrastrutture che prevede, nelle Marche, un investimento pluriennale di oltre 23 milioni di euro: 15 a carico dello Stato, 8 della Regione.
L’obiettivo è quello di favorire interventi di recupero e di riorganizzazione urbana, utilizzando i finanziamenti statali disponibili. Gli interventi vengono classificati dallo stesso Ministero come “innovativi”.
“I Contratti di quartiere - sottolinea l’assessore regionale all’Edilizia, Giulio Silenzi - vogliono offrire una risposta alla sempre più diffusa richiesta di qualità abitativa e urbana. Pubblico e privato collaborano per recuperare quartieri e periferie, vivacizzandole con una idonea riorganizzazione viaria, pedonale, dei servizi, del verde, degli spazi pubblici, dei parcheggi. Sono previsti interventi edilizi e urbanistici ispirati ai criteri della sostenibilità ambientale e di ecologia urbana. Un ruolo importante viene rivestito dai residenti, chiamati a collaborare alla rinascita del quartiere. L’utilizzo di tecniche di progettazione partecipata, già sperimentate con successo in numerosi altri paesi europei, consente di valorizzare il patrimonio di conoscenza degli abitanti e di chi lavora sul territorio (operatori economici e sociali, responsabili di associazioni) per costruire progetti di riqualificazione condivisi”.
Ed è proprio per favorire l’integrazione territoriale e sociale delle zone tradizionalmente più difficili (spesso coincidenti con gli insediamenti di edilizia pubblica situati in aree periferiche) che nel 1998 vengono promossi – su iniziativa del Ministero dei lavori pubblici – i Contratti di quartiere.
Con i fondi della precedente “contratto”, nelle Marche sono stati finanziati tre programmi: ad Ascoli Piceno, a Fermo e a Falconara Marittima. I primi due sono in corso di realizzazione, il terzo è in fase di avviamento.
Ora le Marche aderiscono nuovamente a questa iniziativa. La novità è che le Regioni avranno maggiore autonomia nel definire le priorità d’intervento e le modalità di finanziamento.
Entro il 21 agosto 2003 saranno pubblicati i bandi e, nei successivi 180 giorni, i sindaci presenteranno le domande di partecipazione. I Comuni ammessi al finanziamento dovranno sottoscrivere protocolli d’intesa con Ministero e Regione.
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