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13/06/2003

"CONTRATTO DI QUARTIERE II", LA REGIONE ADERISCE AL PROGRAMMA MINISTERIALE

La Giunta regionale ha aderito al programma “Contratti di quartiere II”. Un’iniziativa promossa dal ministero delle Infrastrutture che prevede, nelle Marche, un investimento pluriennale di oltre 23 milioni di euro: 15 a carico dello Stato, 8 della Regione. L’obiettivo è quello di favorire interventi di recupero e di riorganizzazione urbana, utilizzando i finanziamenti statali disponibili. Gli interventi vengono classificati dallo stesso Ministero come “innovativi”. “I Contratti di quartiere - sottolinea l’assessore regionale all’Edilizia, Giulio Silenzi - vogliono offrire una risposta alla sempre più diffusa richiesta di qualità abitativa e urbana. Pubblico e privato collaborano per recuperare quartieri e periferie, vivacizzandole con una idonea riorganizzazione viaria, pedonale, dei servizi, del verde, degli spazi pubblici, dei parcheggi. Sono previsti interventi edilizi e urbanistici ispirati ai criteri della sostenibilità ambientale e di ecologia urbana. Un ruolo importante viene rivestito dai residenti, chiamati a collaborare alla rinascita del quartiere. L’utilizzo di tecniche di progettazione partecipata, già sperimentate con successo in numerosi altri paesi europei, consente di valorizzare il patrimonio di conoscenza degli abitanti e di chi lavora sul territorio (operatori economici e sociali, responsabili di associazioni) per costruire progetti di riqualificazione condivisi”. Ed è proprio per favorire l’integrazione territoriale e sociale delle zone tradizionalmente più difficili (spesso coincidenti con gli insediamenti di edilizia pubblica situati in aree periferiche) che nel 1998 vengono promossi – su iniziativa del Ministero dei lavori pubblici – i Contratti di quartiere. Con i fondi della precedente “contratto”, nelle Marche sono stati finanziati tre programmi: ad Ascoli Piceno, a Fermo e a Falconara Marittima. I primi due sono in corso di realizzazione, il terzo è in fase di avviamento. Ora le Marche aderiscono nuovamente a questa iniziativa. La novità è che le Regioni avranno maggiore autonomia nel definire le priorità d’intervento e le modalità di finanziamento. Entro il 21 agosto 2003 saranno pubblicati i bandi e, nei successivi 180 giorni, i sindaci presenteranno le domande di partecipazione. I Comuni ammessi al finanziamento dovranno sottoscrivere protocolli d’intesa con Ministero e Regione.