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09/06/2003

UN PROGETTO PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NEL SETTORE EDILE La Regione Marche finanzia la prevenzione degli incidenti sui luoghi di lavoro con 30 milioni di euro in tre anni. Azione comune di Regione , INAIL e Direzione regionale del Lavoro.

Determinante per evitare gli infortuni sul lavoro è il fattore comportamentale. Molti non conoscono le regole più elementari di sicurezza o non vengono utilizzate misure cautelari. Questo accade soprattutto nel settore dell’edilizia dove la frequenza degli incidenti , non solo a livello locale e nazionale, ma europeo, è molto alta, in gran parte da riferire alle cadute dall’alto che rappresentano il 40% degli incidenti in questo settore. Esiste perciò una forte necessità di informare attraverso campagne mirate di sensibilizzazione come quella a cui ha aderito la Regione Marche nel quadro delle iniziative programmate per il semestre italiano di presidenza UE. Un progetto regionale, illustrato oggi in conferenza stampa da Giuseppe Zuccatelli, direttore del Dipartimento regionale sanità e servizi alla persona e da Giuliano Tagliavento, responsabile del progetto per la Regione Marche, che sarà realizzato insieme all’ INAIL e alla Direzione regionale del Lavoro. La campagna informativa è iniziata a giugno 2003 e proseguirà nel 2004, Anno europeo della sicurezza. “Per la prevenzione degli infortuni e la sicurezza nei luoghi di lavoro, la Regione Marche ha vincolato un finanziamento di 5 milioni di euro per il 2003, 10 milioni per il 2004 e 15 nel 2005, ha detto Giuseppe Zuccatelli. “La Regione – ha proseguito- è impegnata a dare continuità ad azioni importanti di tutela dei lavoratori e con tali risorse intende dare un segno importante per raggiungere gli obiettivi di prevenzione, finalizzati a ridurre gli infortuni.” “ Il progetto – ha spiegato Giuliano Tagliavento- mette insieme più soggetti per realizzare interventi coordinati rivolti sia al monitoraggio del fenomeno, al controllo e alle ispezioni dei cantieri ( partite ai primi di giugno) e a dare più informazione. Altro obiettivo importante del progetto è quello di evidenziare il ruolo del coordinatore per la sicurezza , una figura nata nel 96 da una direttiva europea, importante per migliorare il livello di sicurezza sia in fase di progettazione che di esecuzione dei lavori. Solo ora tale figura si va imponendo, ma non è così diffusa nei cantieri come dovrebbe. ” “Distrazione, superlavoro, stress, caldo, sono cause determinanti che aumentano la percentuale di infortuni - ha spiegato Vittorio Ricci , direttore regionale del Lavoro- ma sulla base delle nostre ispezioni, circa il 75% di tutte le violazioni riguarda la mancanza di misure cautelative per evitare le cadute dall’alto. E ancora pochi cantieri edili rispettano le norme di sicurezza. Basterebbero invece misure precauzionali adeguate, come le cinture di sicurezza, il buon montaggio delle impalcature, opere provvisionali a protezione dell’apertura verso il vuoto, attrezzature idonee e forse meno subappalti, per ridurre notevolmente gli incidenti in edilizia. Non c’è formazione e informazione ed è un problema che si accentua di più ora con l’inserimento di lavoratori extracomunitari che trovano difficoltà di comprensione anche della lingua.” All’INAIL, per quanto riguarda questo progetto regionale, è stato affidata la pubblicizzazione e sensibilizzazione verso un fenomeno preoccupante in tutta Europa. L’Istituto ha già realizzato spot televisivi e filmati per dare le informazioni di base sulla sicurezza nei cantieri e sui comportamenti da tenere. Marisa D’Amario dell’INAIL ha fornito i dati sulla incidenza di infortuni in edilizia e delle cadute dall’alto, tanto che in Europa tale fenomeno è al secondo posto dopo gli incidenti nel settore della lavorazione del legno. Nelle Marche operano 17682 aziende con 35724 addetti. Gli infortuni in edilizia sono stati 3192 di cui 13 mortali. Le cadute dall’alto sono state 259 di cui 3 mortali. Dal 2000, comunque, la tendenza è in calo: si registravano infatti 481casi di cadute e 6 mortali. ( ad’e)