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16/05/2003

L’EOLICO ALLA RIBALTÀ NEL CONVEGNO DI LEGAMBIENTE AD ANCONA; AMAGLIANI: CI VUOLE IL PIANO ENERGETICO-AMBIENTALE

La sfida dell’energia eolica è stato l’argomento del Convegno che Legambiente ha organizzato ad Ancona in collaborazione con l’Anev, l’associazione nazionale che riunisce i produttori e le istituzioni interessate all’eolico. Francesco Ferrante e Luigino Quarchioni di Legambiente hanno spiegato quanto sia necessario, anche nelle Marche, perseguire la riduzione drastica di combustibili fossili nella produzione energetica, incentivando le fonti rinnovabili, fra le quali l’eolico è la più competitiva, e puntando al risparmio energetico. Per la Regione era presente l’assessore Marco Amagliani. La sua comunicazione era molto attesa perché recentemente la Conferenza dei servizi per la valutazione sull’impatto ambientale dei progetti presentati nelle Marche, ha inviato all’esame definitivo della Giunta regionale due su sei di essi: scelta che ha posto su fronti diversi le istituzioni interessate. L’Assessore é stato categorico nel ribadire che la Regione intende tutelare le biodiversità e il paesaggio delle zone a maggior valenza ambientale. E’ evidente, comunque, che le Marche abbiano bisogno di risorse energetiche per lo sviluppo: dalle fonti rinnovabili può arrivare una risposta che coniughi ambiente e economia. Ci vuole, sostiene l’assessore, una visione programmatoria completa, attraverso il Piano energetico e quello energetico-ambientale, per individuare le dimensioni dell’intervento, le localizzazioni e le forme. “La situazione non è semplice – ha detto Amagliani - e siamo in ritardo. In questa e altre occasioni ho sentito pareri troppo diversi perché i nodi siano sciolti senza chiarezza sull’impatto e la capacità produttiva dell’eolico.” Il dibattito si è diviso fra detrattori e sostenitori o favorevoli con cautela. Più deciso è sembrato il mondo accademico che ha cercato di dimostrare come si possano parchi eolici senza provocare impatti o danni irreversibili all’ambiente delle nostre montagne. Secondo Legambiente é necessario superare le barriere ideologiche ed è opportuno che le istituzioni operino per portare il mondo economico e della produzione a ragionare allo stesso tavolo di chi sostiene l’ambiente come valore primario. Su questa stessa linea Ciro Vigorito dell’Anev ha chiesto alla Regione, di fronte alle resistenze, di riavviare un sereno confronto pragmatico, scientifico e senza preconcetti, al quale le aziende apporteranno tutte le conoscenze in loro possesso. (fb)