Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
12/05/2003

DELEGAZIONE DEL NICARAGUA CHIEDE L’AIUTO DELLA REGIONE, NELL’AMBITO DI UN PROGRAMMA DELLE NAZIONI UNITE.

Una delegazione del Nicaragua, uno tra i più poveri Paesi del continente latino-americano, è in visita nelle Marche. Nella sede della giunta, si è tenuto un incontro con i rappresentanti della Raan, una regione del nord, per discutere di programmi di collaborazione e interscambio, nell’ambito della politica regionale di cooperazione allo sviluppo. Su questo tema, la Regione ha approvato una legge con la quale assume il compito di coordinamento delle iniziative del territorio. E, per il Nicaragua, è costituito un tavolo di lavoro tecnico a cui partecipano Amministrazioni provinciali e diversi Comuni - alcuni dei quali hanno partecipato alla riunione di stamattina – e il Parco del Conero. La delegazione era rappresentata ai massimi livelli con il presidente e il coordinatore del consiglio regionale, rispettivamente Juan Saballo e Huartado Garcia e il sindaco Alcalde de Waspam. Presenti anche esponenti di Medina (per conto di una rete di Organizzazioni non governative), oltre all’ONOPS, la struttura che gestisce i programmi di cooperazione delle Nazioni Unite e che, per il Nicaragua, segue il programma APPI di circa 3 milioni e mezzo di dollari, in gran parte di derivazione comunitaria. La Raan è la regione più grande del Paese, molto interessante dal punto di vista della presenza di materie prime (oro, legname), di risorse ambientali (il più grande “polmone” del centro America) e della pesca; è però un territorio estremamente povero, isolato dal resto del paese, dista 600 chilometri di strada sterrata dalla capitale del Paese, Managua, con una presenza indigena molto forte, il 70% della popolazione. L’aiuto, che questo Paese chiede alla comunità internazionale è a 360 gradi, intanto una collaborazione per organizzare la vita civile della comunità (strutture essenziali, quali anagrafe e catasto, ma anche per avviare una seria pianificazione), nel settore sociale, sanitario e dell’educazione, in quello ambientale (hanno risorse immense, dove però incombono grandi gruppi interessati alla deforestazione), ma vogliono anche avviare scambi di natura commerciale.