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“Un risultato importante, che premia i prodotti tipici marchigiani e valorizza i territori che hanno saputo mantenere vive le proprie tradizioni e la propria cultura enologica”.
Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Giulio Silenzi, commenta il riconoscimento della “Docg” (Denominazione di origine controllata e garantita) alla “Vernaccia di Serrapetrona”,
La qualifica è stata assegnata dall’apposita Commissione ministeriale (dieci enologi di tutt’Italia), al termine di una lunga istruttoria tecnica, a uno dei più pregiati vini marchigiani, derivato dal vitigno “Vernaccia nera”, coltivato nei 75 kmq di territorio tra Serrapetrona, Belforte del Chienti e San Severino Marche, nel maceratese.
“Nel panorama nazionale – sottolinea l’assessore Giulio Silenzi – la Vernaccia di Serrapetrona è l’unico spumante rosso Doc, ora Docg, che si ottiene dopo tre fermentazioni. È anche il primo vino marchigiano che possa fregiarsi della Docg. Un risultato importante, che rappresenta un passo in avanti notevole per tutto il settore vitivinicolo regionale. Attraverso il riconoscimento, tutto il territorio di produzione viene valorizzato e, con esso, l’intera regione può beneficiare di una certificazione di qualità di grande prestigio. Con la Docg di Serrapetrona è stata tracciata una strada che andrà percorsa anche da altri vini, in modo di qualificare sempre più le ottime produzioni marchigiane”.
“Il riconoscimento ministeriale – continua Silenzi – è il risultato di una politica regionale rigorosa di tutela delle produzioni tipiche, avviata dall’assessore Luciano Agostini e che stiamo continuando a seguire, in quanto ha confermato tutta la sua validità. In particolare, continuerà la scelta del rigore nella individuazione dei terreni più vocati e nella certificazione dei prodotti, in modo da rimarcare, con maggiore efficacia, il legame che lega il vino al territorio, alla sua storia, alla sua cultura”.
Un ringraziamento Silenzi lo esprime al Comune di Serrapetrona, al Consorzio di tutela e ai produttori della Vernaccia: “Il loro lavoro va a vantaggio dei consumatori, i quali ora hanno la massima garanzia di tracciabilità e di identificazione di uno tra i più pregiati spumanti d’Italia”.
“La Denominazione di origine garantita e controllata – conclude l’assessore - valorizza maggiormente il vitigno, il territorio, le Marche enologiche, e sta alla Regione promozionarla nelle forme più adeguate a livello nazionale e internazionale”.
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