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17/04/2003

RIENTRATO IL TAGLIO GOVERNATIVO AL SOCIALE Il Fondo incrementato del 15% La dichiarazione dell’assessore regionale ai Servizi Sociali, Marcello Secchiaroli

“Una vittoria delle Regioni, delle Autonomie locali e di tutte le persone che hanno detto no al ridimensionamento delle politiche sociali territoriali”. E’ il commento soddisfatto di Marcello Secchiaroli, assessore regionale ai Servizi sociali, sul provvedimento del governo sul welfare. “L’aumento di circa il 15% del Fondo nazionale per le politiche sociali –spiega Secchiaroli - è un risultato eclatante dopo la netta presa di posizione delle Regioni e degli Enti locali contro il paventato taglio di oltre il 50%, previsto nella prima proposta del decreto di riparto avanzata dal ministero del Welfare”. In tutta Italia si sono tenute manifestazioni di protesta e nelle Marche la “sollevazione” di Comuni e Ambiti sociali ha portato a iniziative simboliche di consegna delle chiavi dei presidi socio-assistenziali ai Prefetti, iniziative territoriali convogliate, infine, nella manifestazione regionale organizzata dalla Giunta regionale a marzo. La proposta ministeriale consisteva nell’erogare complessivamente alle Regioni 385 milioni di euro contro i 771 milioni del 2002 e solo grazie all’intervento deciso di amministratori locali e cittadini, il Fondo nazionale destinato alle politiche sociali ammonterà, per l’anno in corso, a 896 milioni di euro, di cui 23 milioni saranno destinati alla Regione Marche. Un incremento che permetterà di potenziare ulteriormente il percorso di riforma del welfare regionale, di implementare interventi e servizi per i cittadini e di avviare alcune importanti sperimentazioni con l’obiettivo di ottimizzare le risposte ai bisogni che emergono dal territorio. “Il risultato ottenuto è sicuramente di grande importanza – afferma Secchiaroli - e dimostra che la coesione di persone e forze politiche, quando è orientata su cause ‘giuste’, si concretizza e ottiene risultati. Resta comunque la preoccupazione nei confronti di una politica governativa nazionale che, di volta in volta, tenta colpi di mano con l’intento di avocare a sé competenze che spettano agli organi di governo decentrati. Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno manifestato il loro dissenso nei confronti di tale modo di fare politica”.