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17/04/2003

I Conferenza Educazione alimentare, di Regione e Facolta’ Medicina LA CONSAPEVOLEZZA DEL CONSUMATORE MIGLIORA L’AGRICOLTURA

Educazione alimentare e agricoltura sono strettamente collegate e il Piano agricolo alimentare prevederà iniziative per proseguire nell’impegno per rendere il cittadino sempre più consapevole e informato. E’ il senso dell’intervento dell’assessore all’agricoltura Giulio Silenzi che ha concluso la I Conferenza regionale sull’educazione alimentare, svoltasi ieri in collaborazione con la Facoltà di Medicina. Una giornata fitta di interventi, con l’obiettivo di analizzare l’esperienza marchigiana (dal 1997 è attiva una Rassegna, che coinvolge scuole, insegnanti, genitori, Comuni, agricoltori, in una serie di iniziative, come corsi e concorsi) ma anche di riflettere su temi, assolutamente attuali, come la gestione delle mense e la pubblicità. Silenzi ha sottolineato che l’educazione alimentare è strategica e vincente perchè consente di “parlare al consumatore, bersagliato da messaggi pubblicitari” e, inoltre, la maggiore consapevolezza “modifica abitudini, stili di vita e quindi orienta la domanda”, elementi che hanno ripercussioni positive sull’agricoltura, l’aiutano a lavorare sulla qualità, sulla salubrità degli alimenti e sulle loro caratteristiche organolettiche. E caratteristiche organolettiche e “gusto” sono stati protagonisti nel dibattito: un prodotto buono, anche semplice, conquista i bambini, che possono evitare le fatidiche merendine, ed essere educati a una alimentazione corretta, cultura che si porteranno dietro per tutta la vita. E sui bambini e su quello che mangiano a scuola, in mensa o a merenda, si è concentrata l’attenzione. Solo alcuni flash. Sono importanti anche gli spazi, che devono essere insonorizzati, gradevoli e favorire la convivialità (Slow Food). Circa la metà dei 4200 pasti delle mense di Ancona contiene prodotti tipici e biologici, ma bisogna fare i conti con i parametri fissati per la voce spese delle mense e la logica del “minor costo” (assessore Maria Grazia Camilletti). Sulle abitudini: oltre l’80% dei bambini fa colazione davanti alla TV; i colori nell’alimentazione sono un richiamo positivo; le tabelle dietetiche sono fatte con la logica degli adulti, mentre i ragazzi hanno percezioni diverse. Intervenuti i consiglieri regionali Ferdinando Avenali, presidente III Commissione e altri due membri della stessa, Marco Moruzzi e Stefania Benatti, concordi nel dare ampio spazio all’educazione alimentare nelle scelte di politica regionale. Avenali ha detto che lo “stato d’ansia” del consumatore dopo gli scandali alimentari si vince con un’altra agricoltura, che privilegia tecniche rispettose dell’ambiente, come è stato garantito nella provincia di Ancona: 6300 agricoltori di 94 mila ettari adottano tecniche di basso impatto. Per Benatti l’educazione alimentare interviene sulla libertà del consumatore e il Pubblico deve garantire tre cose: giusta informazione, per esempio sulle etichette, controlli e qualità, privilegiando i nostri prodotti. Elementi che fanno spendere di più le Amministrazioni, ma fanno risparmiare in un secondo momento (le patologie costano e l’obesità è diventato un business). Moruzzi ha ricordato che la Regione è all’avanguardia: c’è una legge che vieta gli OGM nelle mense e un’altra, che favorisce l’inserimento di prodotti biologici. Inoltre le Marche si sono battute per tutelare le tipicità e 160 prodotti fanno parte di un Atlante,che li ha salvati dalla scomparsa. (e.r.)