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17/04/2003

OCCUPAZIONE E MERCATO DEL LAVORO, LA REGIONE RICORRE ALLA CORTE COSTITUZIONALE

La Regione Marche ricorrerà alla Corte costituzionale contro la legge 14 febbraio 2003, n. 30: “Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro”. Su proposta del presidente Vito D’Ambrosio, la Giunta regionale ha deciso di impugnare la normativa, affidando l’incarico al prof. Stefano Grassi, del Foro di Firenze. La Regione ritiene che la norma contrasti con le competenze legislative regionali sancite dalla Costituzione (riforma del Titolo V, parte seconda). In particolare, quelle relative alla tutela e sicurezza del lavoro, formazione professionale, potestà regolamentare e titolarità di alcune funzioni amministrative. Le Marche puntano l’attenzione su diversi articoli della legge 30, che contengono disposizioni giudicate lesive dell’autonomia regionale. L’articolo 1 prevede la delega al Governo per la revisione dei servizi pubblici e privati per l’impiego, l’intermediazione e la “interposizione privata nella somministrazione del lavoro”. Gli articoli 2 e 3 assegnano al Governo il riordino dei contratti formativi e di tirocinio, oltre la disciplina del lavoro a tempo parziale. L’articolo 8 riconosce, sempre al Governo, la razionalizzazione delle funzioni ispettive in materia di previdenza sociale e di lavoro. Il contrasto che si configura tra le previsioni della legge 30 e l’autonomia legislativa regionale, ha spinto le Marche, come altre Regioni, a impugnare le nuove disposizioni davanti alla Corte costituzionale.