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14/04/2003

VINITALY 2003, L'OLIO MARCHIGIANO IN VETRINA AL "SOL"

Il Vinitaly non è solo vino, ma anche una prestigiosa vetrina internazionale dell’olio. Quello marchigiano si è presentato a Verona in grande stile e con una preparazione adeguata. È l’unica regione ad aver proposto un’immagine coordinata dei suoi prodotti, legando l’olio alla cultura e al turismo. E i risultati non si sono fatti attendere. Lo stand della Regione, presenta al 2° SOL, il salone dedicato all’olio e che ospita 12 aziende marchigiane, è tra i più visitati. Gli stessi operatori presenti commentano con soddisfazione l’andamento della manifestazione, contraddistinta da numerosi contatti commerciali. La cartina di tornasole è stata, però, la degustazione guidata di cinque oli marchigiani presso lo stand riservato ai visitatori professionali: sala piena, oltre settanta degustatori nazionali e internazionali, giudizi positivi sui monovarietali proposti. Una presenza che conferma il giudizio di Luigi Veronelli che ieri, nel corso della conferenza stampa, ha parlato delle Marche come di una “realtà dove il settore degli oli può esplodere. C’è molto spazio da occupare e avete le carte in regola per emergere”. “Le Marche hanno dimostrato a Verona – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Giulio Silenzi – di poter proporre un olio di qualità eccellente, molto gradito ai consumatori. È un prodotto che sta trovando accoglienza favorevole tra gli esperti e che deve spingerci a investire su questo comparto, di estremo interesse per l’economia, non solo agricola, della regione. L’olio, infatti, non è un alimento unico, fine a se stesso, ma si sposa con il territorio e gli altri prodotti regionali. Oggi non si vende più solo l’olio, cioè il solo prodotto, ma tutta la cultura e l’ambiente da cui nasce e di cui connota l’origine. L’olivicoltura marchigiana non può affermarsi puntando sulla produzione industriale, sulla massificazione, ma proponendosi come lo specchio di una realtà unica, caratteristica, dalle forti connotazioni territoriali”. Lo stand della Regione occupa oltre 260 metri quadri del padiglione riservato al SOL. Ospita, insieme alle 12 aziende, l’Assam e il Consorzio “Marche Extravergine” (con oltre 130 soci). La superficie olivicola delle Marche è passata dai 6.500 ettari del 1991, agli 11 mila ettari del 2001 (dati Istat). La qualità e renumeratività dell’olio marchigiano ha favorito questa crescita continua d’interesse verso la coltura. Oggi un buon olio viene mediamente venduto a un prezzo oscillante tra i 10 e i 20 euro al litro. L’olio marchigiano si distingue per la caratteristiche qualità organolettiche, connotate da un “fruttato medio leggero, con sentori di erba, carciofi e mela”. I consorzi degli olivicoltori e la Regione Marche stanno lavorando per attenere una DOP regionale, già riconosciuta, individualmente, all’olio di Cartoceto. La certificazione unica dell’olio regionale, sostengono gli operatori marchigiani presenti a Verona, “consente di garantire la qualità di base di tutta la produzione regionale, agevolando la penetrazione del nostro olio su un mercato sempre più condizionato dai nuovi paesi emergenti e da un prodotto generico, dai bassi costi di produzione e di vendita, ma dalla qualità incerta”.