La giunta regionale ha approvato i Bandi SFOP, relativi al settore della pesca, per il 2003, che assegneranno contributi per 5.804.460,00 euro (oltre 11 miliardi e 200 milioni di vecchie lire). Riguardano sei Misure: Acquacoltura e maricoltura, Attrezzature dei porti di pesca, Trasformazione e commercializzazione, Promozione Pesca e acquacoltura, Azioni realizzate dagli operatori del settore, Azioni innovative. I testi dei Bandi saranno pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione del 17 aprile, ma già da ora si può scaricare e compilare il modulo della domanda dal sito regionale internet www.pesca.marche.it. La presentazione delle domande deve essere fatta entro il 16 giugno 2003.
“Una boccata d’ossigeno per il settore della Pesca, che ha bisogno di rinnovarsi e di diventare più competitivo – ha dichiarato l’assessore Luciano Agostini – Da quando la Regione gestisce lo SFOP, riamo riusciti a spendere tutte le risorse assegnate, anzi non riusciamo a soddisfare tutte le domande. In particolare puntiamo su azioni volte a sostenere, con un alto grado di innovazione, una politica di qualità dei prodotti ittici e dell’acquacoltura, ma anche la tracciabilità, la certificazione ed etichettatura. Altri obiettivi sono il potenziamento dei servizi offerti alla comunità peschereccia, il miglioramento delle condizioni dei porti.”
I PUNTI COMUNI DEI NUOVI BANDI. La scadenza di presentazione delle domande è il 16 giugno. Le domande vanno inviate per raccomandata A/R a Regione Marche-Servizio Attività Ittiche (Via Tiziano 44, Ancona): redatte in bollo (tranne per i soggetti pubblici e per le imprese di acquacoltura). La valutazione di quelle ammissibili sarà effettuata da un Nucleo Tecnico. Di seguito le singole Misure.
ACQUACOLTURA E MARICOLTURA (Misura 3.2) - I beneficiari sono le imprese singole o associate che potranno accedere al 40% di contributo per realizzare sistemi integrati di allevamento su nuovi impianti con alto grado di sostenibilità ambientale o su impianti esistenti. Inoltre sono ammissibili l’ampliamento e la riconversione di impianti di mitilicoltura, il miglioramento delle imbarcazioni e l’acquisto di nuove, non da pesca ma di servizio agli impianti di acquacoltura. Il limite di spesa massima ammissibile è di 400 mila euro.
ATTREZZATURE PER PORTI DI PESCA (Misura 3.3) - Oltre alle imprese singole e associate, possono partecipare anche gli enti pubblici e locali. L’ammissibilità degli interventi è connessa alla potenzialità del progetto: quindi impianti e attrezzature che consentano di migliorare le condizioni di sbarco, trattamento e magazzinaggio dei prodotti, rifornimento carburante, ghiaccio, acqua, manutenzione e riparazione delle navi da pesca, sistemazione delle banchine e miglioramento delle condizioni di sicurezza. La percentuale di contributo è il 40%, con un limite di spesa minima di 50 mila e massima di 900 mila euro. Nel caso di soggetti pubblici o di interesse collettivo il contributo sale all’80%.
TRASFORMAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE (Misura 3.4) – Beneficiari sono le imprese private, che già trasformano e/o commercializzano esclusivamente prodotti ittici, freschi e italiani, per almeno il 50% del prodotto totale. Per quanto riguarda i mercati ittici, anche i soggetti pubblici. Sono previsti nuovi impianti o ammodernamenti per migliorare le fasi del processo, anche sotto il profilo igienico-sanitario. Il contributo arriva al 40% con un limite massimo di spesa di 250 mila euro.
PROMOZIONE PESCA E ACQUACOLTURA ( Misura 4.3) - I beneficiari sono le imprese private in forma singola o associata, consorzi di imprese, enti pubblici. Saranno assegnati contributi fino al 40% e un limite di spesa ammissibile di 100 mila euro. Ammessi a finanziamento gli interventi che riguardano la certificazione di qualità, etichettatura, azioni promozionali rivolte a diverse finalità: smaltimento di specie eccedenti , fiere, studi di mercato, campagne per migliorare la commercializzazione, campagne di educazione alimentare e per promuovere specie ittiche meno apprezzate.
AZIONI REALIZZATE DAGLI OPERATORI DEL SETTORE ( Misura 4.4) – I beneficiari sono le organizzazioni di produttori, quelle che operano per conto di produttori della pesca e/o dell’acquacoltura e altre riconosciute dall’Autorità di gestione, le quali propongano interventi di interesse collettivo rispondenti agli obiettivi comunitari. Il limite di spesa massimo ammissibile è di 100 mila euro. Contributi al 40% oppure, solo per organizzazioni già con riconoscimento UE, 60-50-40% nel triennio.
AZIONI INNOVATIVE ( Misura 4.6) - Le imprese private singole o associate, cooperative, associazioni, enti di ricerca, enti pubblici possono beneficiare dei contributi, che ammontano al 70%. Il limite di spesa massima ammissibile è di 60 mila euro. Gli interventi ammessi ai finanziamenti saranno quelli, tra gli altri, che intendano realizzare studi innovativi per la pesca e la sua filiera, progetti pilota o sperimentali, scambi di esperienze con altri paesi mediterranei. Ammissibilità anche per quei progetti di pesca che siano connessi alla conservazione delle risorse ittiche e prevedano l’impiego di tecniche più selettive e innovative. (e.r.)
Da lunedì 14 aprile, l’assessore Agostini inizia una serie di contatti con gli operatori del settore, centri di ricerca, enti locali, associazioni di categoria, capitanerie, rappresentanti di altre Regioni adriatiche dal Friuli alla Puglia, per discutere le nuove linee per il fermo biologico per l’anno 2003, che sarà ancora più problematico, considerato che non vi è ancora nessuna certezza sul fatto che può essere finanziato.
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