Nelle prospettive di consolidamento dei legami delle Marche con le comunità all’estero, si innesta la delicata e difficile situazione dell’America Latina. Un problema preoccupante a cui la Conferenza regionale dei giovani marchigiani nel mondo ha voluto dedicare un incontro separato tra i rappresentanti residenti in Sudamerica e il presidente Vito D’Ambrosio. All’incontro hanno partecipato anche l’assessore regionale per i rapporti con le comunità all’estero Lidio Rocchi, il presidente della Consulta regionale per l’emigrazione, Emilio Berionni, il consigliere della Consulta Pietro D’Angelo, il vicepresidente del consiglio regionale Gilberto Gasperi e il rappresentante del ministero degli Italiani nel Mondo , Francesco Pascalis.
A questi interlocutori Filippo Vagnoni, marchigiano del Venezuela , ha illustrato la situazione dei nostri corregionali, la crisi economica, le richieste e le aspettative dei paesi dell’America Latina. Tra i motivi della crisi in cui versa il Sudamerica, Vagnoni ha ricordato la debolezza istituzionale dei Paesi Latino-americani, la mancanza di consolidamento dell’imprenditoria nazionale, incapacità di ridurre la forbice tra ricchi e grande massa di emarginati, la mancanza di scrupoli delle econome del mondo sviluppato che hanno permesso l’accumulo di debiti inverosimili, la miopia delle grandi potenze che hanno applicato una politica colonialista.
Le conseguenze più evidenti sono ora il collasso delle economie, l’aumento della povertà , scontri fra classi sociali, crescente instabilità politica, incertezza e poca fiducia nel futuro, ricerca di nuove opportunità da parte dei giovani. Nei piani di aiuto del Governo italiano e delle Regioni che, secondo Vagnoni devono essere non piani di emergenza ma a lunga scadenza, c’è un evidente errore di interpretazione delle crisi latino americane. Quella argentina, crisi economica e quella venezuelana liquidata come crisi politica. Vagnoni si è anche lamentato di come nei consolati italiani non vi sia disponibilità ad aiutare, anzi si sono verificati episodi di scortesia e maltrattamenti. I marchigiani del Sudamerica chiedono con forza piani di ristrutturazione della presenza italiana in America latina. Numerose e puntuali le richieste avanzate: una rete consolare più efficiente, ridisegnare le relazioni tra Italia e America Latina sulla base di interessi politici e commerciali, revisionare i programmi degli Istituti di Cultura e rifinanziare le Scuole italiane, revisionare i Comites che non funzionano come dovrebbero e cioè strumenti di democrazia rappresentativa, definire la presenza di imprese italiane, estendere a tutta l’America Latina i programmi previsti per l’Argentina.
A quest’ultima richiesta il presidente D’Ambrosio ha assicurato che è già nei programmi per quello che riguarda la Regione Marche, relativamente ai progetti di formazione professionale avviati con l’Argentina e che si vogliono estendere agli altri Paesi. Il presidente della Regione ha detto che sono “pienamente legittime le richieste avanzate per un problema serissimo di cui le Marche si sentono preoccupate e se ne fanno carico perché è giusto dare maggiore attenzione a chi ha maggiore bisogno. Con la massima sincerità posso dirvi che se siamo contenti di veder tornare i giovani marchigiani dalla Francia, dalla Germania, siamo doppiamente contenti di vedere nelle Marche i giovani dell’America Latina. Ma le risorse che occorrono per una programmazione a lungo termine, non sono essenziali invece per garantire una migliore disponibilità “al servizio” nei consolati.” “ Nel prossimo semestre di presidenza italiana della UE – ha concluso il presidente- avremo la possibilità di approfondire anche questo problema e di avere stretti rapporti con il Ministro degli Esteri Frattini che sta dimostrando interesse per le politiche regionali. Vi posso assicurare il mio impegno fin da ora a farmi interprete delle vostre istanze presso il Governo nazionale.” (ad’e)
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