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11/04/2003

Traforo del Cornello L’ASSESSORE AI TRASPORTI AMAGLIANI REPLICA A MASSI

“Le polemiche sollevate dal Consigliere Massi non servono a riaprire il Cornello - commenta l''assessore ai Trasporti Marco Amagliani - Le sue accuse di non saper programmare vanno respinte al mittente. Tutte le opere previste dalla legge Obiettivo e dall’Intesa con il Governo sono state indicate dalla Regione Marche, che non penalizza nessuna Provincia ma ripartisce i fondi per la viabilità in base ai progetti e ai programmi d’investimento. Quanto agli ostacoli citati dal Consigliere Massi sono la semplice affermazione dei diritti della Regione, della Provincia e degli Enti Locali a pianificare e realizzare le infrastrutture del proprio territorio (le stesse che sono previste dalla programmazione) secondo procedure pubbliche e trasparenti. Quanto al completamento del traforo del Cornello sulla ex SS 361, è dal 1999 che la Regione, con apposita nota, sollecitava il proseguimento dei lavori iniziati da parte dell’ANAS e la definizione dei costi da attribuire alla Regione Umbria per il tratto ricadente nel proprio territorio. L’appalto avviato dall’ANAS per circa 10 milioni di euro ha prodotto soltanto l’inizio della galleria per circa 700 metri. Il fallimento dell’Impresa ha poi causato l’abbandono del cantiere. L’importanza del consenso della Regione Umbria è dovuto al fatto che poco più del 50 % dell’intera opera, ricadono nel suo territorio. La Regione ha richiesto al Ministero dell’Economia e delle Finanze di poter prevedere un investimento di oltre 5 milioni di euro per il completamento della galleria in territorio marchigiano nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro (APQ) per la Viabilità sottoscritto per la rinascita e lo sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 1997. In assenza di segnali di interesse da parte della Regione Umbria ed a seguito della comunicazione ufficiale dell’ANAS che ribadisce la volontà di non procedere sull’appalto del Cornello, in quanto non più di propria competenza, i Ministeri dell’Economia e dei Trasporti hanno espunto l’opera dal testo dell’Accordo Integrativo per la Viabilità, recentemente sottoscritto, in quanto non dotata di risorse finanziarie. Ove la Provincia di Macerata ritenesse opportuno assumerne la competenza e la priorità e l’Umbria partecipare in quota all''iniziativa, la Regione Marche potrà riesaminare l''ipotesi di finanziarla con fondi ex ANAS destinati alle Province.”