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11/04/2003

INTERNAZIONALIZZAZIONE FIRMANO CINQUE ISTITUTUTI DI CREDITO E MARCHE CAPITAL. RINNOVATA ANCHE LA COLLABORAZIONE CON L’ICE. IL PRESIDENTE QUINTIERI: LE MARCHE UN ESEMPIO VIRTUOSO. SPACCA: IL COINVOLGIMENTO DELLE BANCHE E’ IL TASSELLO CHE MANCAVA.

Firmati in Regione, alla presenza del vice-presidente della giunta Gian Mario Spacca, importanti Accordi di collaborazione con cui si rilancia la politica di internazionalizzazione della Regione Marche e il suo strumento operativo, lo Sportello. E’ stato rinnovato l’Accordo con l’ICE, alla presenza del suo presidente nazionale, Beniamino Quintieri, e si è aperto un nuovo scenario di collaborazione con il sistema bancario, in particolare hanno firmato i rappresentanti di cinque Istituti e di Marche Capital. In particolare hanno firmato: Banca delle Marche (vice-presidente Tonino Perini), Banca Popolare di Ancona (presidente Corrado Mariotti), Carifermo (Alberto Palma), Cassa di Risparmio di Fano (Pietro Paolo Petrelli), Cassa di Risparmio Fabriano e Cupramontana (presidente Flavio M. Federici) e, per Marche Capital, l’amministratore delegato Mario Pesaresi. Gian Mario Spacca, in apertura, ha sottolineato l’importanza di questi Accordi, in particolare del fatto che accanto ai soggetti che hanno avviato da tempo una sinergia – Ministero delle Attività Produttive, ICE, Unioncamere, SACE, SIMEST – si aggiungano gli Istituti di Credito, “un tassello che mancava” per sostenere lo sforzo di internazionalizzazione della Regione Marche. Regione, va ricordato, che figura ai primi posti in questo settore, anche in valori assoluti. Solo alcuni dati: dal 1997 al 2002 sono state triplicate le risorse messe a disposizione; se poi guardiamo le Convenzioni Regione-ICE, nello stesso periodo, il loro valore si è quadruplicato. E, per l’economia marchigiana, la voce esportazioni continua a essere importante: nel 2002, in un momento di congiuntura negativa, c’è stata una leggera flessione (- 0,87), a fronte di un – 2,79 del valore medio-Italia. Questi i Principali Paesi dove si esporta, con l’indicazione del valore in miliardi di lire: Germania (2017), Francia (1633), Stati Uniti (1421), Regno Unito (1217), Spagna (995), Russia (816), Belgio (521), Paesi Bassi (519), Romania (518). Le stesse valutazioni positive sono venute dal presidente dell’ICE, Beniamino Quintieri, che ha detto che le Marche “vanno citate come un esempio virtuoso di presenza sui mercati internazionali”, con una iniziativa che ben interpreta lo spirito del nuovo Titolo V della Costituzione. Quintieri ha affermato che gli Accordi con le Banche e con l’ICE non sono che “due lati della stessa medaglia”. Quindi hanno preso la parola i rappresentanti degli Istituti, che hanno dato tutta la colo disponibilità a collaborare per rafforzare il sistema Marche nel mondo. (e.r.)