La comunicazione è il fulcro della Protezione Civile: si potrebbe riassumere così lo spirito del Convegno nazionale che si tiene oggi e domani a Fabriano, organizzato dalla Regione, Dipartimento della Protezione civile e Rivista specializzata “La protezione civile italiana”
Oggi sono di scena soprattutto le Regioni e le Province autonome, con il loro bagaglio di esperienze.
Dopo il saluto del sindaco, Roberto Sorci, è intervenuto il vice-presidente Gian Mario Spacca che ha sottolineato che è emblematico che il convegno si tenga a Fabriano, una città che ha conosciuto l’emergenza del terremoto a cui ha saputo rispondere mettendo in campo un’azione sinergica tra Istituzioni locali e nazionali, ma anche i privati: “operare insieme è strategico. Per raccordare il lavoro degli operatori, ma anche per informare i cittadini.” Inoltre – ha aggiunto – Fabriano è la patria della carta, elemento per molto tempo unico per assicurare le comunicazioni.
Spacca ha ricordato che nelle situazioni di emergenza (terremoti, alluvioni...) si assiste ad un black-out nei sistemi di comunicazione ordinari: un elemento di criticità che ha portato a stilare un accordo tra Ministero delle Comunicazioni e Dipartimento della Protezione Civile per l’utilizzo di radio frequenze dedicate.
Su quest’ultimo punto è intervenuto il direttore dell’Ufficio Grandi Eventi del Dipartimento nazionale, Marcello Fiori, che ha precisato che il sistema oltre a essere “dedicato” (deve avere canali privilegiati), deve essere “integrato” (utilizzare più mezzi) e anche “flessibile”, dovendosi adattare alle situazioni più disparate.
A conclusione del Convegno verrà approvata la “Carta di Fabriano” (una bozza è stata presentata stasera), per definire la domanda di telecomunicazioni necessarie al sistema di Protezione Civile.
Alcuni punti qualificanti: gratuità delle concessioni per i compiti di protezione civile, visto che la sicurezza dei cittadini non può essere “regolata dal mercato”; il raccordo con i soggetti che svolgono funzioni di servizio pubblico come ENEL, TELECOM; accordi con i soggetti della telefonia mobile e la valutazione di quando può essere utile il satellite. C’è poi il problema della corretta informazione ai cittadini, la consapevolezza dei rischi reali, aiuta e aumenta la sicurezza: a questo proposito è necessario un “tavolo” dove tecnici della protezione civile e operatori dell’informazione possano mettere a punto strategie mirate. Da non dimenticare, infatti, che un sistema efficiente funziona non solo per l’emergenza, ma anche per le “previsioni e le prevenzioni”.
I lavori di domani, che saranno conclusi dal vice-presidente Gian Mario Spacca - prevedono l’intervento del presidente Vito D’Ambrosio, del capo Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso, di Luciano Baldacci del Ministero delle Comunicazioni e dei principali operatori della telefonia (Telecom, VodafoneOmnitel, Wind). (e.r.)
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