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“La tutela della biodiversità deve entrare di fatto in tutti i processi infrastrutturali e socio-economici – ha detto l’Assessore all’Ambiente Marco Amagliani al Convegno internaziona-le dell’Istituto nazionale di urbanistica organizzato ad Ancona insieme a Legambiente -. La Regione approverà vari strumenti di programmazione adottati dalle aree protette e saremo impegnati su più fronti: dalla redazione dei piani di oltre 20 aree protette, al decollo della riserva di Ripa Bianca. E’ un momento delicato e ci attendiamo contributi significativi.”
Amagliani ha ricordato che le Marche hanno una superficie tutelata pari al 20% di quella totale con un sistema fatto per metà da aree protette e per l’altra da zone a protezione speciale e siti comunitari.
“Le norme regionali individuano nei piani dei Parchi lo strumento per tutelare valori naturali e ambientali – ha aggiunto -. Il Parco del Conero ha adottato un piano territoriale e uno economico-sociale, gli altri sono in dirittura d’arrivo. Si sta per aprire una nuova fase con un sistema di regole condivise con le altre realtà istituzionali.”
I piani sono l’occasione per integrare le opportunità finanziarie di Regione, Stato e U.E., dando impulso alla salvaguardia e favorendo la creazione di corridoi ecologici o promuo-vendo la ricettività e l’educazione Ambientale.
“Il Piano del Parco è al centro di un acceso dibattito sul suo potere rispetto agli altri strumenti di pianificazione – ha spiegato Amagliani -. Un ruolo ingombrante che rende difficile il dialogo, perciò stiamo modificando le norme ponendo le aree protette come gangli vitali di un sistema di ambienti, per non isolarle o ‘insularizzarle’. E’ indispensabile evitare barriere che interrompono e impoveriscono habitat e riserve naturali. Il Piano per il parco, in sintonia con quelli territoriali e comunali, può essere il quadro di riferimento avanzato per la gestione dell’intero territorio.” (fb)
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