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27/02/2003

CONVEGNO STATISTICA E COLLETTIVITÀ: UN RAPPORTO IN DIVENIRE

“Per programmare occorre conoscere: la statistica è una interpretazione sintetica della realtà e un supporto indispensabile alle strategie dei decisori pubblici e privati”. Con quest’efficace schema l’assessore regionale Ugo Ascoli ha aperto il lavori del Convegno su Statistica e collettività: un rapporto in divenire organizzato presso la sede della Giunta regionale dal Servizio statistica della Regione e in particolare dalla responsabile Stefania Baldassari, coadiuvata dal predecessore nell’incarico Domenico Albanesi. Sono state presentate le linee editoriali proposte dalla Regione all’utenza marchigiana in materia statistica: la Biblioteca telematica di informazione statistica, uno strumento interattivo che offrirà le informazioni necessarie su tutto il territorio, e Stat Marche, una serie di approfondimenti con un ampio repertorio di indicatori e commenti statistici. Il Convegno è servito anche al confronto fra operatori pubblici e privati sul tema. “Convocheremo un tavolo interistituzionale - ha detto Ascoli aderendo alla richiesta di Emidio Mandozzi rappresentante dell’Anci e sindaco di Spinetoli – per risolvere il problema delle strutture territoriali di raccolta dei dati che i piccoli Comuni non hanno le forze di realizzare. La collaborazione in ambiti dei quali facciano da capofila alcuni Comuni può essere la soluzione. Anni fa, lavorando al Piano socio-sanitario mi sono reso conto di tale difficoltà. La capacità tecnica serve da spinta politica e per aggregare i tanti soggetti produttori e utenti di informazioni, serve la cooperazione. I dati devono essere condivisi, affidabili e accessibili per essere imparziali ed efficaci. Ecco perché il lavoro di questi anni si sta traducendo in uno strumento per la partecipazione delle componenti del territorio: come produttori e come utenti. Chi conosce i dati può ben governare e ben governarsi. Possiamo migliorare le performance e definire obiettivi specifici, garantendo ai cittadini una valutazione obiettiva.” “Le Marche sono una delle regioni più avanzate – ha detto il direttore del Sistema statistico nazionale Vincenzo Lo Moro -. Il suo sistema regionale, il Sistar – del quale è intervenuto il presidente del Comitato scientifico Nedo Fanelli-, dialoga a livello nazionale con una perfetta osmosi dei dati e collabora allo sviluppo di infrastrutture di base necessarie a chi voglia prendere decisioni. Altrove ci sono diverse velocità e diversi modelli che ritardano il processo con sovrapposizioni inutili.” La domanda di informazione statistica è destinata a crescere di pari passo con la pluralità delle decisioni e dei decisori pubblici: un argomento sul quale é intervenuta anche la vicepresidentessa del Cisis, Paola Baldi. Il problema della preparazione statistica è stato affrontato da Carlo D’Ettorre dell’Ordine dei giornalisti delle Marche: “L’impreparazione in questo campo – ha detto - é un limite per i giornalisti che dovrebbero inquadrare la notizia usando la statistica come la cornice dell’informazione. A volte il problema riguarda le testate che per superficialità o fretta non mettono a disposizione gli spazi che il commento statistico necessita.” Al contrario – è emerso nell’ambito del convegno - per commentare e comparare realtà variegate è necessario armonizzare e interpretare le fonti, i metodi e le risorse, con un’azione sinergica di tutte le componenti sociali. (fb)