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26/02/2003

TALASSEMIA : D’AMBROSIO REPLICA CON UNA LETTERA AL MINISTRO SIRCHIA

“ Dalla sua lettera del 25 febbraio – scrive D’Ambrosio - purtroppo non emergono risposte chiare alle questioni poste con il mio scritto del 20 gennaio 2003. Proverò dunque a riformulare alcune domande: - Il Ministro della salute è interessato ad inserire la Divisione di Ematologia del San Salvatore di Pesaro nell’ambito del Progetto Internazionale di Talassemia? - Nella Sua lettera del 7 gennaio lei preannunciava la richiesta di una convenzione tra il Governo e la Regione Marche per la gestione, almeno per tutto il 2003, della fase di transizione. Ora lei cita un nuovo soggetto giuridico, entità mai prima menzionata, che dovrebbe firmare la convenzione con la Regione Marche. Perché fino a ieri è stato il Governo l’interlocutore della Regione Marche ed oggi compare questo nuovo soggetto (e da chi dovrebbe essere composto)? – Perché lei afferma che il progetto sarebbe partito da molti mesi se solo la Regione Marche avesse risposto positivamente, mentre la legge istitutiva del centro di alta specializzazione per il trattamento e lo studio della talassemia, (art. 48 della L. 16/1/2003 n. 3) è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 15 del 20 gennaio 2003 con l’esplicita indicazione dell’entrata in vigore il 4 febbraio 2003 ? - Le ingenti risorse di cui lei parla, e che sono effettivamente disponibili, saranno assegnate al nuovo soggetto oppure sono ancora nella disponibilità del Governo? – E nel caso che il Governo ne avesse la disponibilità, perché non si procede sollecitamente a rimborsare l’Azienda Ospedaliera San Salvatore delle spese fino ad oggi sostenute per il progetto talassemia? – Non si comprende il senso del riferimento all’integrità del team professionale. Il Governo è certamente libero di affidare a chi ritiene la responsabilità di un progetto di cui è titolare. La Regione è parimenti autonoma nella scelta dei suoi dirigenti. – La destabilizzazione del progetto e i rischi per i pazienti che lei paventa, non deriveranno dalla scelta di bloccare il lavoro di cura che il San Salvatore svolge da sempre? - Perché l’ospedale di Pesaro dovrebbe smettere di curare i bambini talassemici, come fa da quasi vent’anni? - In quale sede, signor Ministro, il Governo ha deciso, come lei afferma, di collocare altrove la scuola di talassemia, dal momento che la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e poi la Conferenza Stato-Regioni, che espressero a suo tempo l’indicazione di Pesaro, non hanno ricevuto nessuna nuova proposta su cui pronunciare l’obbligatorio parere? Signor Ministro, resto in attesa di un suo cortese cenno di riscontro, perché le questioni da affrontare e i dubbi da chiarire sono ancora molti. Nel frattempo, il San Salvatore continuerà a curare tutti i pazienti talassemici, da qualunque parte provengano, come le avevo già assicurato con la mia lettera del 20 gennaio.”