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20/02/2003

Conferenza stampa Musicultura-Premio Città di Recanati. D’Ambrosio: "I più bei nomi della cultura sono passati da qui"

“Un grande festival colto e popolare insieme”, così ha ricordato il ”Premio Città di Recanati” il presidente Vito D’Ambrosio, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei sedici artisti finalisti che accedono all’ultima fase del Concorso 2003 e presenti oggi nella sede della Regione Marche. Un binomio -canzone popolare e musica d’autore- che caratterizza questa manifestazione, assolutamente indenne dai guasti del tempo, dopo ben 14 anni di edizioni. Una formula colorata ancora dalla passione e dall’entusiasmo degli organizzatori, della direzione artistica, dei più importanti esponenti della cultura e della musica italiana che fanno parte del Comitato artistico di garanzia. “Da questa manifestazione sono passati i più bei nomi della cultura italiana- ha proseguito D’Ambrosio- autori tra i più significativi del panorama musicale italiano che hanno dato importanti contributi: da De Andrè, a Tenco, a Battiato, solo per citarne alcuni. Non è un caso allora che Recanati sia diventata anche il simbolo della musica d’autore e che, ancora una volta, valorizzi l’immagine della cultura nelle Marche.” “ Per fortuna abbiamo Recanati – ha scherzato poi il presidente- e se dobbiamo applicare la “hard” devolution , non abbiamo bisogno di costruirci identità storico-culturali locali da inserire nei programmi scolastici. Anzi, tutta Italia studia Recanati e i grandi a cui ha dato i natali.” Infine D’Ambrosio ha ringraziato Rai – Radio Uno e il vicedirettore del GR1 , G. D’Anna, presente in conferenza, per la sensibilità dimostrata e per il sostegno a questa iniziativa che punta sugli ascolti radio, più che all’immagine televisiva. Come dire, “la musica si ascolta , non si guarda”. “Questo tipo di manifestazioni – ha concluso il presidente- dovrebbe contrassegnare un settore della programmazione RAI, come giustamente fa Radio Uno, non puntando ai dati auditel, ma al significato più importante: dare appoggio alle nuove generazioni che faranno cultura. “ (ad’e)