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06/02/2003

Edilizia sovvenzionata: direttive regionali per la gestione dei fondi nazionali. Disponibili ancora 99 milioni di euro per le Marche

La Regione Marche ha emanato alcune direttive per migliorare l’utilizzo delle risorse destinate a finanziare l’edilizia “sovvenzionata”. Il provvedimento interessa gli Istituti autonomi case popolari (Iacp), i Comuni, gli Ersu (Enti regionali per il diritto allo studio universitario), le imprese di costruzione e le cooperative edilizie. In pratica tutti i soggetti, pubblici e privati, che possono beneficiare dei fondi destinati a realizzare edifici di questa tipologia. “I fondi riservati alla sovvenzionata, in passato erogati dallo Stato – chiarisce l’assessore all’Edilizia, Giulio Silenzi – sono stati trasferiti alle Regioni. A seguito di una intesa raggiunta nella Conferenza Stato – Regioni, le singole Regioni hanno sottoscritto un accordo con il ministero dei Lavori Pubblici per ultimare i programmi in corso di realizzazione e per gestire le risorse statali ancora disponibili. Presso la Cassa depositi e prestiti è stato istituito un fondo unico, la cui tesoreria provvede a movimentare le risorse. La Cassa non eroga più gli euro sulla base delle semplici previsioni di spesa, ma su quella delle spese effettivamente maturate. Una disposizione che richiede una nuova organizzazione delle procedure contabili e amministrative”. Il Fondo unico assegna alle Marche una quota residua di 99 milioni e 254 mila euro. In pratica, oltre 192 miliardi di lire ancora disponibili per i programmi di edilizia sovvenzionata. Per accelerare i pagamenti è stato istituito anche un fondo di dotazione per ogni Iacp, coperto dal bilancio regionale e alimentato da una quota del 10% della somma depositata presso la Cassa depositi e prestiti. Le direttive prevedono che la Regione invii bimestralmente le richieste di erogazione dei finanziamenti a Roma. Una scadenza che orienta gli adempimenti dei vari soggetti interessati e la documentazione da presentare. La Cassa depositi provvederà ai pagamenti tramite gli Iacp (euro destinati agli stessi Iacp, ai Comuni e agli Ersu) o direttamente alle imprese di costruzione e alle cooperative. Il documento è stato concertato con gli Iacp regionali. (r.p.)