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03/12/2002

Assegnato il cofinanziamento regionale ai progetti per i beni e le attività culturali - NEL TRIENNIO 2000-2002 STANZIATI 15 MILIONI E 652 MILA EURO. PIU DI 7 MILIONI DI EURO PER SPETTACOLI, ATTIVITA’ TEATRALI E MUSICALI.

E’ stata assegnata la quota di cofinanziamento regionale ai progetti culturali triennali approvati ai sensi della L.R.75/97 e del conseguente Piano regionale per i beni e le attività culturali. “Con questa terza ed ultima quota – ha sottolineato il presidente della Giunta regionale, Vito D’Ambrosio, - la Regione ha mantenuto , nonostante il drastico taglio al fondo destinato alla cultura, un impegno, a suo tempo sottoscritto con convenzione, con le associazioni e gli enti che operano nel settore della cultura in ambito regionale.” Nel triennio 2000-2002 di prima applicazione del piano di settore, la Regione Marche ha stanziato un totale di 15 milioni e 652 mila euro ed ha contribuito con un ammontare di circa 7 milioni e 200 mila euro a sostenere una forte attività di produzione e circuitazione di spettacoli, attività teatrali e musicali, festival e rassegne, stimolando nei soggetti convenzionati una crescente capacità progettuale e la ricerca di un coordinamento di rete fra le diverse realtà. Complessivamente, solo per citare alcuni segmenti, al settore lirica sono stati destinati 1 milione e 55 mila euro, per la musica contemporanea 1 milione e 590 mila euro, per le grandi mostre che hanno dato rilievo alla regione anche in campo nazionale 917 mila euro. Nel settore specifico dei beni culturali, nel triennio sono stati avviati alcuni progetti pilota che si stanno concludendo, e che hanno richiesto un investimento di circa 250 mila euro. Si tratta delle due ricerche sulla presenza del romanico e del gotico nelle Marche, di cui a breve saranno pubblicati gli esiti, e di quella sul sistema archeologico della nostra regione. Vanno inoltre citate le misure che la Regione ha attivato nel settore del recupero del patrimonio storico-artistico e culturale. Sia attraverso la legge denominata Terzo Millennio, che ha stanziato 50 milioni di euro, sia con i fondi della ricostruzione post sisma, sono stati recuperati edifici storici, chiese e monumenti che rappresentano sul territorio il sistema del Museo diffuso. Rispettando le indicazioni della legge 75/97, sono state decentrate alle Province alcune funzioni, da una parte per assicurare uno sviluppo armonico delle autonomie locali, riconoscendo ad esse un ruolo sempre più rilevante quali interlocutori diretti dei loro territori, dall’altra per rispondere alle esigenze di efficacia ed efficienza richieste dall’ intenso sviluppo della vita culturale delle Marche. Le Amministrazioni provinciali hanno potuto disporre complessivamente di 8 milioni e 476 mila euro per interventi nei due settori dei beni e delle attività. Questo primo triennio del Piano, sperimentale nella sua applicazione, anche nel decentramento di funzioni prima gestite a livello regionale, ha dato la possibilità al territorio di esprimere tutte le proprie potenzialità, potenzialità che in alcuni casi si sono rivelate nel tempo di grande qualità. Alla luce di questi risultati va confermata la politica di programmazione e di decentramento con-tenuta nella legge regionale n.75 del 1997. Nel contempo è necessario assumere come dato strutturale la scarsità delle risorse a disposizione del settore. In questa situazione la Regione e gli Enti locali devono cogliere l’occasione per consolidare la tendenza già emersa in questi anni: programmare gli indirizzi, selezionare le proposte e privilegiare il sostegno alla qualità per far crescere il sistema culturale marchigiano.