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27/11/2002

LE MARCHE A LIPETSK, UN DISTRETTO SUL MERCATO RUSSO

Nasce a Lipetsk, una regione a 400 chilometri a sud di Mosca, un distretto marchigiano. È uno dei quattro avviati dagli italiani in Russia. Le aziende marchigiane, che vorranno investire, troveranno l’assistenza tecnica del Centro servizi Meccano, che terrà i rapporti con le istituzioni locali e seguirà le imprese nella loro attività. Contestualmente verrà istituita una “Casa Marche”, una struttura espositiva dove le aziende marchigiane avranno la possibilità di farsi conoscere: il progetto verrà inserito nel prossimo Accordo di programma tra Regione e ministero delle Attività Produttive. Sono i risultati di una recente missione in Russia, svolta da una delegazione istituzionale marchigiana, in occasione della Fiera del mobile di Mosca, alla quale hanno partecipato 280 aziende italiane, 42 delle quali provenienti dalle Marche. Il vice ministro alle Attività Produttive, Adolfo Urso, a capo di una delegazione nazionale volata a Mosca, nell’ambito dei rapporti di collaborazione tra governi italiano e russo, ha avuto parole di apprezzamento per le Marche, una regione che si “distingue per la volontà di promuovere la propria realtà distrettuale”. I risultati della visita sono stati illustrati dal vicepresidente delle Marche, Gian Mario Spacca, nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato altri componenti della delegazione marchigiana: il consigliere regionale Carlo Ciccioli; il segretario generale della Cna Marche, Silvano Gattari; Rita Gaudenti e Sandro Frattini, Confindustria Marche e Assindustria Ancona; il direttore del Dipartimento economico della Regione, Fabrizio Costa. Spacca ha ripercorso le tappe che hanno portato, prima, al Protocollo di luglio e, poi, all’Accordo operativo di settembre, tra Marche e Lipetsk. Ha ribadito come i nuovi mercati russi siano interessati a conoscere le nostre dinamiche produttive, il sistema di organizzazione aziendale e la rete di rapporti pubblici e privati che sostiene il lavoro delle imprese marchigiane. Il distretto viene visto come elemento collante del sistema di piccole e medie imprese, verso cui, sempre più, guarda, con interesse, la Russia, per riconvertire un modello produttivo, basato sulle grandi concentrazioni industriali. Ciccioli, consigliere di minoranza del gruppo An, ha sottolineato come la missione a Lipetsk rappresenti “un esempio di sinergia tra forze politiche diverse, per rafforzare il sistema Marche”. Ha assicurato che il governo Berlusconi segue con interesse il piano di interventi promosso dalla Regione, in quanto si muove nell’ottica dei rapporti economici, avviati a livello nazionale, per avvicinare la Russia all’Europa. “La Russia –ha ribadito – è la nuova frontiera del commercio italiano. Grazie ai rapporti instaurati da Berlusconi con Putin, l’Italia è ora il secondo partner economico del Paese, dopo la Germania e prima della Francia”. La creazione di un distretto a Lipetsk, ha ribadito Gattari, favorisce l’internazionalizzazione del sistema produttivo marchigiano. È una grande opportunità che le piccole e medie imprese marchigiane devono cogliere. Concetto ripreso e ribadito da Rita Gaudenti, di Confindustria. Fabrizio Costa si è invece soffermato sul finanziamento del progetto: verranno chiesti, ha anticipato, i fondi che la Commissione europea mette a disposizione per iniziative simili, nell’ambito del Progetto Tacis. I rapporti tra le Regioni Marche e Lipetsk prevedono diversi momenti collaborazione. Tra l’Università di Ancona e quella della città russa saranno avviati scambi di informazioni e risultati di ricerche. Una ditta di Senigallia, inoltre, predisporrà il progetto di recupero del Teatro di marionette, “fiore all’occhiello della tradizione locale”.