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11/11/2002

CICLO DEI RIFIUTI: LE MARCHE IN ANTICIPO SULLE POLITICHE NAZIONALI

Rimini - Potenza Picena, Montefano e Montelabbate hanno quasi raggiunto gli obiettivi fissati a livello nazionale per la raccolta differenziata dei rifiuti, allineandosi ai livelli dei comuni italiani ‘ricicloni’, e nel Maceratese il trend 2002 è del 25%. Questi dati sono stati divulgati al Convegno promosso dalla Regione Marche nell’ambito di Ricicla, la fiera internazionale del recupero di materia e energia di Rimini. Il tema dell’iniziativa, curata dall’Agenzia regionale 5R, era: Gli accordi di programma come strumento di politica regionale. Hanno partecipato l’assessore regionale, Roberto Ottaviani, le Province di Ancona, Ascoli e Macerata, l’Arpam, l’Agenzia 5R e la Confindustria Marche, che si sono confrontati con il Ministero delle Attività produttive. I dati dimostrano che le Marche stanno recuperando in un settore delicato e vitale della politica di tutela ambientale, soprattutto dove esistono impianti e strumenti che fungono da stimolo alla politica delle amministrazioni locali e alla loro capacità di consorziarsi e misurarsi con il mondo delle imprese e dei privati. L’effetto é ripetibile grazie alla programmazione di nuovi impianti che Regione e Province stanno realizzando. Il Convegno ha fatto il punto sul ‘Sistema Marche’ nello smaltimento rifiuti e sugli accordi di programma per il risanamento di più fattori di crisi: dagli inerti delle costruzioni e demolizioni, al recupero dei rifiuti in agricoltura, al risanamento del distretto calzaturiero di Civitanova e Fermo, ai prodotti di ufficio o ai fitofarmaci. “La nostra esperienza – ha detto Ottaviani - evidenzia che accordi e intese di programma sono il mezzo più valido in tutti i settori dove sono il territorio e i suoi attori locali a individuare le strategie: ancor più nella gestione dei rifiuti. Il fine é dar vita a un sistema omogeneo e allineato sulla tutela dell’Ambiente e sugli indirizzi comunitari. Dobbiamo anche responsabilizzare le amministrazioni e gli operatori economici verso la prevenzione e riduzione dei rifiuti.” Il riconoscimento maggiore alle Marche è venuto dal Ministero delle Attività produttive. Il suo dirigente, Mannino Bordet, ha sottolineato che “la diffusione d’accordi di programma in Italia non è travolgente…Fa eccezione la Regione Marche, che é ormai un riferimento anche per le azioni ministeriali, davvero anticipando azioni che a livello nazionale stentano. Si sente la mancanza di una legge sulle semplificazioni amministrative che darebbe agli operatori la possibilità di accelerare.” Convcorde anche Confindustria Marche: “Gli accordi di programma – ha detto Sergio Ciavaglia - consentono alle industrie un rapporto paritario e di collaborazione, effetti veloci e tempestivi e la libertà di cercare soluzioni più efficaci.” Le Marche stanno operando concretamente. In quanto a risultati e a capacità di far sistema - presupposto degli accordi di programma -, possono confrontarsi con le regioni più avanzate anche se “molto resta da fare” come ha precisato Ottaviani. Dall’Assessorato all’Ambiente e dall’Ufficio Rifiuti sono state attivate misure e progetti che intervengono sulla prevenzione e riduzione dei rifiuti, soprattutto quelli provenienti da prodotti usa e getta (contenitori vari, imballaggi ecc.), grande problema della nostra società. Gli accordi e le intese di programma in atto per gli inerti e per il compost in agricoltura o per i prodotti da ufficio e i fitofarmaci sono una risposta innovativa. I profili procedurali sono due: quello nazionale, con accordi quadro generali come l’intesa seguita al sisma del ’97 e quello locale o di attuazione delle intese nazionali, adottato nelle Marche per il risanamento ambientale del distretto calzaturiero e nella filiera dei rifiuti. Su tutti questi aspetti e sulle loro esperienze in proposito sono intervenuti i rappresentanti delle Province. In particolare Stefano Leoperdi, assessore all’Ambiente di Macerata, ha fatto un esame attento della storia di questi accordi a partire dagli anni ‘70 e dell’efficacia che oggi, dopo anni di discussione, stanno dimostrando. (fb)