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05/10/2002

VERSO LA CONFERENZA NAZIONALE DELLE AREE PROTETTE. APE: UN LUNGO PONTE SULL’ITALIA E L’EUROPA, IL TEMA TRATTATO AL SEMINARIO DI SERRA SAN QUIRICO

APE, un lungo ponte sull’Italia e sull’Europa. Così è stato definito il progetto Appennino Parco d’Europa al Seminario di Serra San Quirico: il quarto promosso da Regione e Coordinamento Parchi Marchigiani verso la 2a Conferenza nazionale dell’Ambiente di Torino dall’11 al 13 ottobre. Nella sede del Parco della Gola della Rossa sono state presentate in anteprima nazionale le ricerche commissionate dal Ministero dell’Ambiente a Legambiente, Upi e Uncem su APE. Partito proprio dalle Marche, ha assunto respiro e dimensione nazionale, investendo le regioni appenniniche verso un’unica sfida: pensare e progettare l’Appennino per collegare realtà e temi assai diversi: il cuore economico, politico e culturale dell’Europa centrale con le aree emergenti mediterranee, le bioregioni dello stesso arco geografico, le storie e culture che nei secoli hanno diversificato i modelli di crescita e i paesaggi. “L’Apennino – ha detto Fabio Renzi di Legambiente – è la prima catena montuosa europea per presenza di aree protette: il 23% del suo territorio. Per la conservazione della natura è necessario ragionare su aree vaste sviluppando i nodi che pone il territorio verso un modello nuovo compatibile con l’integrazione fra natura e uomo.” Anche l’Assessore regionale all’Ambiente, Roberto Ottaviani è intervenuto su questo aspetto: “La conferenza nazionale deve indicare le strategie per una grande integrazione nazionale ed europea, su cui l’Italia deve fare la sua parte. E anche le Marche con il 10% di superficie totale tutelata. E’ in discussione un nuovo modello di sviluppo dove l’ambiente sia elemento trasversale degli interventi di ogni settore. APE è importante in questo senso, e la Regione ne ha sposato le linee nel suo DPEF. Vogliamo fare la nostra parte, ma attenzione: solo il Governo ha le risorse per garantire il futuro di APE Sarà uno dei temi a Torino: assicurare l’appoggio del Governo ai sistemi localisti e alle idee che partono dal territorio”. Il Presidente della Provincia di Ancona, Enzo Giancarli, ha posto dubbi in questo senso: “La finanziaria nazionale penalizza troppo gli enti locali e le iniziative nuove come i progetti per l’ambiente. Gli enti locali marchigiani, perciò, hanno in programma per l’11 ottobre una iniziativa contro il progetto di finanziaria del Governo. Ha dubbi anche il Vicepresidente della Comunità montana dell’Esino, Riccardo Maderloni, preoccupato per i pesanti ritardi del Ministero sui finanziamenti ai progetti già approvati del Parco della Gola della Rossa nell’ambito di APE. Il responsabile del Coordinamento dei Parchi, Mariano Guzzini che ha presieduto i lavori, ha spiegato: “Inizialmente sembrava sufficiente preparare la partecipazione a Torino in pochi, fra i protagonisti del mondo ambientalista. Ha preso corpo, invece, l’esigenza naturale di ampliare il dibattito nei cinque seminari che abbiamo promosso. Ma non illudiamoci di avere lo stesso ascolto ai livelli politici decisionali. Per cui dopo Torino rilanceremo con forza l’iniziativa regionale.” Il prossimo appuntamento sarà lunedì a Portonovo con le conclusioni a tutto l’ampio dibattito di queste settimane in un documento finale che le Marche, insieme, porteranno a Torino. (fb)